L’Onu richiama l’Italia, decreto legge sicurezza bis “viola i diritti dei migranti”

L’Onu richiama l’Italia, decreto legge sicurezza bis “viola i diritti dei migranti”
19 maggio 2019

L’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani ha scritto una lettera al governo italiano in cui critica le direttive emanate dal ministero dell’Interno per vietare l’accesso delle navi Ong ai porti italiani e chiede di interrompere l’iter del decreto sicurezza bis perche’ “viola i diritti dei migranti”. Secondo la missiva indirizzata al ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi – e trasmessa anche al ministero dell’Interno “la direttiva puo’ incidere in maniera grave sui diritti dei migranti, compresi i richiedenti asilo e le vittime – o potenziali – di detenzione arbitraria, tortura, traffico di essere umani e altre gravi violazioni dei diritti umani”.

L’Alto commissariato, nel documento di 11 pagine firmato dal capo delle procedure speciali, Beatriz Balbin, condanna le direttive alle forze di polizia e alla Difesa del ministro dell’Interno Matteo Salvini per vigilare contro l’attivita’ della nave Mare Jonio, che rappresentano “un altro tentativo politico di criminalizzare le operazioni di ricerca e salvataggio svolte in tutti questi anni dalle organizzazioni della societa’ civile nel Mediterraneo. Oltre a intensificare ulteriormente il clima di ostilita’ e xenofobia nei confronti dei Migranti”. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, conferma di aver ricevuto dalla Rappresentanza permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra la lettera firmata da sei titolari di procedure speciali del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite.

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La Farnesina precisa che la lettera contiene “una richiesta di chiarimenti circa due recenti direttive del ministero dell’Interno in materia di sicurezza delle frontiere e di immigrazione illegale; inoltre, esprime alcuni rilievi di preoccupazione con riguardo alla bozza del cosiddetto “decreto sicurezza bis”, non ancora discusso dal Consiglio dei Ministri”. La lettera “e’ stata trasmessa anche al ministero dell’Interno e, naturalmente, ricevera’ da parte del Governo la dovuta attenzione, in coerenza con il tradizionale rispetto degli impegni internazionali e dell’assoluta tutela dei diritti umani”, spiega ancora la Farnesina.

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