Macron e Draghi firmano trattato “Quirinale”

Macron e Draghi firmano trattato “Quirinale”
Emmanuel Macron e Mario Draghi
25 novembre 2021

Emmanuel Macron oggi a Roma firmerà con il presidente del Consiglio Mario Draghi il “Trattato di cooperazione rafforzata franco-italiana”. Un documento articolato, secondo le poche anticipazioni, costruito nel nome di rinnovati comuni interessi dopo una stagione complessa per le relazioni diplomatiche tra i due Paesi e in un momento in cui la Germania apre l’era post-Merkel. Secondo l’Eliseo, il Trattato “favorirà la convergenza delle posizioni francesi e italiane, come pure il coordinamento tra i due Paesi in materia di politica europea ed estera, di sicurezza e di difesa, di politica migratoria, economica, dell’istruzione, di ricerca, di cultura e di cooperazione transfrontaliera. I contenuti precisi non sono ancora noti, ma i dossier evocati anticipano un ampio respiro. Conosciuto come “Trattato del Quirinale” (dal nome del luogo dove verrà apposto il patto tra i due Paesi alleati), il documento lungo una trentina di pagine è composto da 11 capitoli dedicati a diversi temi, su cui Italia e Francia stringeranno un accordo storico che ricorda quello tra Parigi e Germania nel lontano 1963. voluto fortemente da Macron, che lo ha concepito nel 2017.

Per la Francia si tratta del primo accordo di tale ampiezza dopo la firma dello storico trattato franco-tedesco, quasi 60 anni fa, come detto. E proprio alla Germania bisogna guardare per capire la portata dell’abbraccio franco italico, dice Dario Fabbri, consigliere scientifico e analista di punta di Limes. “L’obiettivo ultimo è combinare il peso di Francia e Italia per bloccare un possibile ritorno all’austerity, imposto da Berlino”, spiega ad Askanews. La Germania ha garantito i bond emessi dall’Ue, in pratica il Next generation, perché consapevole dei rischi di un crollo strutturale delle economie più fragili a causa della pandemia, ma poi potrebbe ripensarci, afferma Fabbri. L’arrivo del leader Fdp Christian Lindner alle Finanze a Berlino non promette bene in tal senso. Italia e Francia si ritrovano con possibili convergenze su altri dossier, in particolare la Libia.

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Parigi sulla questione libica in passato ha tessuto trame “anche in funzione anti-italiana”, evidenzia Fabbri, ma la posizione di aperta ostilità nei confronti della Turchia (nuova presenza di peso in Libia assieme alla Russia) cambia le dinamiche. In Italia, la prospettiva di un’intesa rafforzata con Parigi non piace a tutti, anzi. Da più parti si evidenzia che gli appetiti francesi nei confronti di aziende italiane sono fin troppo evidenti e la vicenda Fincantieri – con l’intervento dell’Eliseo per bloccare la presa di controllo italiana sui cantieri di Saint Nazaire – è considerata la prova e il monito da non dimenticare. Il sottosegretario agli Affari europei ha messo in guardia dalle dietrologie. “Non ci sono articoli segreti ma si attua un meccanismo di consultazione permanente che prevederà dei vertici annuali dei due governi, delle consultazioni strategiche, permanenti e paritarie tra i ministri degli esteri, su tutti i temi”.

La firma del Trattato conferma in ogni caso l’apertura di un capitolo nuovo nei rapporti con l’Oltralpe dopo le acque agitate degli anni scorsi, che avevano portato al richiamo temporaneo dell’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset. Da parte sua, Macron ha lanciato un segnale anche ponendo fine alla dottrina Mitterand e ordinando quindi l’arresto degli ex brigatisti rifugiati in Francia. Inoltre, proprio in questi giorni Parigi si ritrova in prima linea sulla questione dei migranti, con il tragico naufragio di ieri nella Manica. E come in passato l’Italia, la Francia chiede ora “una risposta coordinata e rafforzata europea”. Da Palazzo Chigi, fanno sapere che l’agenda prevede alle ore 18.15 l’incontro a Palazzo Chigi tra Macron e Draghi: a seguire la firma del Trattato tra Italia e Francia nelle sale del Quirinale. Domani, 26 novembre, alle ore 9.30 sono attese le dichiarazioni congiunte alla stampa dei due Presidenti nella cornice di Villa Madama.

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