Marzamemi, ritorna la musica e il cinema di frontiera

27 giugno 2014

Sette giorni di proiezioni di lunghi, corti, documentari e fuori formato, di incontri e di musica. Si rinnova, dal 21 al 27 luglio prossimi, l’appuntamento con il Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi (Siracusa). L’antico borgo marinaro infatti, ancora una volta, per la quattordicesima volta, ospiterà la manifestazione cinematografica ideata e diretta dal regista Nello Correale e organizzata dal Centro naturale commerciale “Marzamemi” e dal cinecircolo Festival internazionale Cinema di Frontiera, protagonisti di uno sforzo organizzativo eccezionale, che hanno lavorato per un più forte radicamento della manifestazione nel territorio. La vice-direzione artistica è appannaggio dello storico del cinema Sebastiano Gesù, mentre sostengono il festival: il Comune di Pachino, la Bcc di Pachino, la FilmCommission Sicilia, l’assessorato al Turismo regionale, l’Apq – Sensi contemporanei, il Mise e il Mibac. Quest’anno aderisce al Festival, con un’iniziativa che ha coinvolto i giovani delle scuole del territorio, anche il I Istituto superiore “Michelangelo Bartolo” di Pachino.

Marzamemi si prepara insomma a divenire di nuovo la sala cinematografica a cielo aperto più grande e più a Sud d’Europa, in un confronto “obbligato” per chi voglia interrogarsi e provare a capire il legame forte che tiene insieme frontiere diverse: la Sicilia, il Mediterraneo e i Paesi del Sud del mondo. Come spiega infatti il direttore del Festival internazionale del cinema di frontiera, Nello Correale “uno dei motivi dichiarati della manifestazione è quello di utilizzare il cinema non solo come mezzo di espressione artistica, ma anche come strumento di conoscenza di popoli e costumi. Un film è sempre espressione di un mondo interiore, che sottende scelte individuali ma, allo stesso tempo, corrisponde e richiama luoghi e culture di interi popoli. Anche un piccolo film dichiaratamente intimista segna il luogo ed il tempo da cui proviene.

Leggi anche:
Marcorè dirige "Zamora": racconto un uomo un po' goffo e donne risolute

Per questo portare sullo stesso schermo in faccia al mare, per una settimana, film che non raggiungono facilmente le nostre sale, è un’occasione unica e importante, non solo da un punto di vista critico ed estetico, ma anche perché trasforma il cinema in un’arma efficace per abbattere muri e frontiere. Così come per sua natura il mare fa da sempre, per il suo essere un confine liquido e non segnato”.
Diverse, come ogni anno, le sezioni del Festival: 22 film Fuori Formato e documentari che arrivano dalle frontiere calde del mondo, 6 film del Concorso internazionale dei lungometraggi, e il Con-corto, una selezione di 16 cortometraggi in concorso, curata dalla Filmoteca Laboratorio 451, che accoglie il meglio del cinema breve italiano e un Focus sul cinema corto e documentario iraniano, curato e presentato dal famoso montatore e attore premio Oscar Babak Karimi. Quest’anno saranno inoltre aumentate le occasioni di incontro e di riflessione, con un maggiore spazio riservato agli incontri con gli autori e con gli operatori del settore, che si svolgeranno nel cortile di Villa Dorata, per la presentazione di libri e altro.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti