Massacro di Bucha, si raccolgono ancora corpi per strada

Massacro di Bucha, si raccolgono ancora corpi per strada
4 aprile 2022

Nella città di Bucha l’orrore è ancora per strada: corpi in sacchi neri ammassati nelle fosse comuni che reclamano un nome, corpi nelle strade che attendono di essere raccolti, corpi sparsi ovunque nel sobborgo nord-occidentale di Kiev, dopo il massacro che sarebbe stato compiuto dalle forze russe che si sono ritirate all’inizio della settimana. Sarebbero 410 i corpi recuperati nella città da 37.0000 abitanti da poco riconquistata dalle truppe ucraine, secondo il procuratore generale dell’Ucraina Iryna Venediktova, mentre il mondo è rimasto scioccato dalle immagini. Le atrocità commesse sui civili a Bucha “non saranno perdonate”, ha affermato il sindaco della cittadina vicina a Kiev, Anatoly Fedoruk, in un’intervista alla CNN nella quale ha ribadito l’accusa alle forze russe di aver massacrato a sangue freddo centinaia di civili. “Metà della città è stata distrutta”, ha detto Fedoruk, affermando che ora la città sta passando “da uno stato di guerra alla vita pacifica”: le strade sono piene di “cadaveri” e si sta lavorando a “sminare le strade, i palazzi e a far ripartire l’infrastruttura sociale”. Fedoruk ha detto che si sta lavorando nell’identificazione dei corpi dei civili che sono stati uccisi “in maniera indiscriminata dagli occupanti russi: molto di loro sono anziani”.

Il sindaco ha puntato direttamente il dito contro i vertici russi. “Abbiamo l’impressione che gli occupanti russi abbiano ricevuto luce verde da (Vladimir) Putin e (Sergey) Shoigu, il ministro della difesa russo, a fare un safari in Ucraina e che non sono stati in grado di prendere Kiev. Per questo hanno sfogato la loro frustrazione a Bucha e nelle aree circostanti”. Fedoruk ha segnalato che nella città, che aveva una popolazione di 500mila abitanti, ora ci sono 3mila persone circa. Questi sono stati “testimoni di eventi terribili”. E ha sostenuto che anche bambini e teenager, che non ponevano alcuna minaccia alle truppe russe, sono stati uccisi nel massacro. “Era impossibile non vedere che erano bambini, non vedere una madre che portava un bambino: queste ciniche atrocità sono state commesse dalle forze russe, dalla Russia. Noi non lo perdoneremo mai, non saranno mai perdonati in questa terra o in cielo”. “Qui, in questa fossa comune, ci sono circa 57 persone sepolte. E qui 20, o circa 40”, spiega invece a France Presse Serhii Kaplychnyi, dipendente comunale. “Questo è il perimetro entro il quale loro (i russi, ndr) ci hanno permesso di raccogliere i corpi e seppellirli. Ma quando i nostri ragazzi sono usciti hanno sparato ai loro veicoli ai checkpoint. Stavano raccogliendo i corpi a loro rischio, così i cani non rovisteranno tra questi corpi”, ha aggiunto Serhii Kaplychnyi.

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“Non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico, una madre dà la vita e ogni altra madre lotta per questo. Fa male. Questa ferita non guarirà mai”, ha raccontato a France Presse Liuba, residente a Bucha. “Va fatto – ha spiegato a France Presse Vladyslav Minchenko, pittore, che aiuta a raccogliere i corpi senza vita – non avrei mai pensato di farlo, ma è necessario”. “Non è solo quello che pensiamo, potete vederlo con i vostri occhi, questi sono civili, questo stava portando delle patate, e i cecchini li hanno colpiti tutti alla testa. Per noia. Questo è come si sono divertiti”. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in visita proprio a Bucha dove, secondo quanto riferisce la Bbc, continuano a emergere prove di atrocità contro la popolazione civile. Zelensky ha ispezionato la strada su cui una colonna russa è caduta in un’imboscata e ha parlato con i residenti locali. Ha ribadito che la Russia ha commesso crimini di guerra e un genocidio in Ucraina. Tuttavia, per il presidente ucraino la pace tra Ucraina e Russia è ancora possibile. Alla domanda della Bbc se fosse ancora possibile discutere di pace con la Russia, ha detto: “Sì, perché l’Ucraina deve avere la pace. Siamo in Europa nel 21esimo secolo. Continueremo gli sforzi diplomaticamente e militarmente”. 

Ma la Russia non ci sta e respinge “categoricamente” tutte le accuse relative alla scoperta di un gran numero di corpi di civili a Bucha, vicino a Kiev come ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Respingiamo categoricamente tutte le accuse”, ha aggiunto, assicurando che gli esperti del ministero della Difesa russo hanno trovato segni di “falsificazioni video” e “falsi” nelle immagini presentate dalle autorità ucraine come prova di un massacro di cui accusano la Russia. “Respingiamo categoricamente tutte le accuse. Inoltre, riteniamo che sia necessario discutere questo problema al più alto livello, da qui la nostra iniziativa di esaminarlo in seno al Consiglio di sicurezza dell’Onu, un’iniziativa che è stata bloccata”, ha affermato Peskov, precisando che i diplomatici russi non risparmieranno i loro sforzi per inserire la questione nell’agenda del Consiglio Onu.

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