Mattarella anticipa la festa del 1° maggio: sia giornata di impegno

Mattarella anticipa la festa del 1° maggio: sia giornata di impegno
29 aprile 2023

“E’ una giornata di impegno, perché sollecita a rendere concreta l’affermazione che la Repubblica è fondata sul lavoro, traguardo a cui tendere costantemente”. Sergio Mattarella ha deciso di anticipare di due giorni la festa del 1 Maggio e di celebrarla accanto ai lavoratori e agli imprenditori di uno dei distretti che meglio hanno resistito alla crisi della pandemia e alle conseguenze che la “folle guerra scatenata dalla Federazione Russa in Ucraina” ha avuto sull’economia: il distretto della meccatronica (400 aziende che impiega oltre 27mila dipendenti per oltre 11 miliardi di euro di fatturato complessivo) che ha il ‘cuore’ a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia.

È qui, nella sede della Walvoil del gruppo Interpump, che il Capo dello Stato ha rivolto il suo augurio “a chi il lavoro ce l’ha, a chi lo crea e a chi lo difende” ma anche “a quanti non hanno lavoro e lo cercano, ai giovani che si vanno formando, alle donne, nella realizzazione professionale, ai diversamente abili che, nel lavoro, affermano la loro dignità di persone, a quanti hanno concluso la loro esperienza lavorativa, partecipando al progresso dell’Italia”. Nel suo intervento dal palco allestito nel capannone dell’azienda – dopo aver ascoltato imprenditori e lavoratori e dopo il discorso che il ministro del Lavoro Marina Calderone ha tenuto a distanza di pochi giorni dalla presentazione in consiglio dei ministri del decreto legge sul lavoro – Mattarella passa in rassegna alcune delle urgenze che il nostro paese si trova ad affrontare: dalle “nuove sfide” che impone la tecnologia ai “bisogni emergenti” con una preoccupazione particolare al lavoro minorile e a quello degli immigrati, al divario salariale e alla disparità di trattamento tra uomini e donne e tra Nord e Sud.

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“Le imprese cercano personale qualificato e formato – dice il presidente -. La precarietà come sistema stride con le finalità di crescita e di sviluppo”. Troppi in Italia, rispetto altri paesi europei, non hanno un’occupazione. Per questo occorre una “mobilitazione collettiva che sappia valorizzare il grande patrimonio di competenze presente nel nostro Paese”. Ma non può essere solo una rivendicazione a parole: “Ampliare la base del lavoro, e la sua qualità, deve essere assillo costante a ogni livello, a partire dalle istituzioni”, salvaguardando il coinvolgimento “dei lavoratori e dei sindacati”, ma anche “del Terzo settore” e delle “professioni”. Un ruolo fondamentale lo riveste anche il Pnrr, un’opportunità “ineguagliabile” per “ridurre e colmare ritardi strutturali, sostenere strategie di crescita e favorire, con l’innovazione, più diffuse opportunità”.

Se la meccanica, con i suoi distretti industriali sparsi sul territorio, ha permesso al sistema-paese di reggere l’urto delle ultime crisi, si presentano anche in Italia nuove opportunità legate a nuovi mestieri. Ma al tempo stesso “si riaffaccia la tentazione di arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro povero, la cui remunerazione non permette di condurre una esistenza decente”, ecco perché “è necessario affermare con forza il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto”. “Il Primo maggio di quest’anno – aggiunge il Capo dello Stato – conferma i grandi valori che ispirano questa giornata di festa per i lavoratori e per l’intera comunità nazionale. È una giornata di impegno, perché sollecita a rendere concreta l’affermazione che la Repubblica è fondata sul lavoro, traguardo a cui tendere costantemente”. Il passaggio conclusivo del suo intervento è rivolto alle giovani generazioni: “Auguro una giornata serena e festosa ai giovani al ‘concertone’ di piazza San Giovanni a Roma. La musica sottolinea anche la connessione di speranza tra le parole ‘lavoro’ e ‘pace'”.

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