May: con “minacce” su Brexit Ue influenza voto. Premier dalla Regina

3 maggio 2017

Con le “minacce” sulla Brexit, i politici dell’Unione Europea vogliono influenzare il risultato delle elezioni di giugno nel Regno Unito. Va giù duro la prima ministra Theresa May, che si è recata oggi dalla regina Elisabetta II a Buckingham Palace per informarla dello scioglimento del Parlamento in vista del voto anticipato dell’8 giugno. “Qualcuno a Bruxelles non vuole il successo dei negoziati” sul divorzio di Londra dalla Ue, ha aggiunto May. Per dirla com la May, “la posizione negoziale della Commissione europea si è inasprita. Minacce contro la Gran Bretagna sono state pronunciate da politici e funzionari europei”. La tensione è sempre più caldas tra Londra e Bruxelles. May è anche convinta che “la tempistica di tutti questi atti è stata scelta deliberatamente per influenzare il risultato del voto che avrà luogo a giugno”. Nel mirino della prima ministra anche la stampa  europea accusata di “mal rappresentare” le posizioni britanniche sulla Brexit. “Gli eventi degli ultimi giorni  – ha concluso – ci mostrano che quali che siano i nostri desideri e per quanto siano ragionevoli le posizioni degli altri leader europei, qualcuno a Bruxelles non vuole che questi negoziati abbiano successo, non vuole che la Gran Bretagna prosperi”.

Dunque, May si è recata dalla regina Elisabetta II a Buckingham Palace per informarla dello scioglimento del Parlamento, che sarà rinnovato con le elezioni anticipate indette per l’8 giugno. La sessione del Parlamento si è ufficialmente chiusa ieri sera a mezzanotte, ma i 650 deputati uscenti sono in congedo dallo scorso fine settimana. La nuova assemblea si riunirà il prossimo 13 giugno per eleggere il presidente mentre la prossima sessione parlamentare si aprirà il 19 giugno con la fastosa cerimonia del “Discorso della Regina”, nel corso della quale Elisabetta leggerà il programma del nuovo governo. I sondaggi danno un ampio vantaggio al partito conservatore di Theresa May che con le elezioni di giugno conta di aumentare la sua maggioranza, attualmente di soli 17 seggi. L’incontro di oggi a Buckingham Palace ha un valore puramente simbolico. Nel passato i premier dovevano chiedere ai monarchi l’autorizzazione a sciogliere il Parlamento, ma la riforma del 2011 ha posto fine a questa pratica, sostituita da una pura formalità.

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