Medici aggrediti, entro 15 gennaio telecamere su mezzi

Medici aggrediti, entro 15 gennaio telecamere su mezzi
2 gennaio 2020

Entro due settimane saranno installate a Napoli le prime telecamere sui mezzi di soccorso. Lo annuncia il dg dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, dopo l’ennesimo episodio di aggressione al personale sanitario con il lancio di un petardo su un’ambulanza. “Siamo pronti a concretizzare ulteriori azioni deterrenti come le telecamere sulle ambulanze per le quali e’ gia’ stato disposto l’affidamento, la prima installazione e’ prevista entro il 15 gennaio”. E’ stata anche l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” a denunciare le violenze nei confronti del personale medico, a Napoli. Due aggressioni in poche ore. Nel primo caso, nel quartiere Barra, e’ stato lanciato un petardo verso un’ambulanza: nell’aprire la portiera del mezzo, il medico in servizio e’ stato “investito da una deflagrazione causata da un fuoco d’artificio”. Il secondo caso si e’ verificato all’ospedale San Giovanni Bosco, dove una dottoressa e’ stata aggredita verbalmente e poi colpita con una bottiglia in faccia da un paziente probabilmente psichiatrico, senza un apparente motivo.

“Si apre purtroppo all’insegna della violenza contro i medici anche questo 2020 – commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, gli ultimi due attacchi, avvenuti a Napoli, a sanitari -. I due episodi di Napoli, segnalati dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, non sono che la punta dell’iceberg di quella che e’ diventata una vera emergenza di sanita’ pubblica. Ai colleghi colpiti va, ancora una volta, la nostra vicinanza. Il nostro augurio per il 2020 e’ che sia veramente un anno di svolta, per il contenimento degli episodi di violenza, per la revisione della rete di continuita’ assistenziale e per tutta la nostra professione”. “Il Parlamento sta procedendo con l’iter di approvazione del Disegno di Legge contro la violenza sugli operatori sanitari, e gia’ questo mese auspichiamo che riprenda l’esame del provvedimento – continua Anelli -. Apprezziamo l’intervento del Ministro della Salute Roberto Speranza, che ancora oggi ne ha sollecitato l’approvazione”.

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“Tra gli interventi che riteniamo utili e necessari, l’ampliamento della procedibilita’ d’ufficio; la ricollocazione degli ambulatori di guardia medica in ambiente protetto; l’istituzione, presso ciascun pronto soccorso, di un presidio fisso di polizia e quindi idoneo a garantire un’adeguata tutela dell’incolumita’ e della sicurezza del personale, composto da almeno un ufficiale di polizia e da un numero di agenti proporzionato al bacino di utenza e al livello di rischio della struttura interessata – prosegue -. Appare urgente fronteggiare con strumenti efficaci il tema dell’aggressione ai medici e al personale sanitario in servizio, con un piano comprensivo di interventi, che contempli anche misure di sicurezza come videosorveglianza a circuito chiuso negli spazi comuni e altre misure di protezione”. Anelli ricorda che “sono 1200 l’anno le aggressioni denunciate, quasi tre volte di piu’ quelle reali. Una vera carneficina silenziosa, perche’ spesso esse non vengono rese note per vergogna, per senso di pudore verso una denuncia che porterebbe allo scoperto situazioni di inadeguatezza o perche’, addirittura, le aggressioni sono considerate una naturale componente del rischio professionale”.

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