Meloni va da Berlusconi: su caro energia pronti appena toccherà a noi

Meloni va da Berlusconi: su caro energia pronti appena toccherà a noi
Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni
1 ottobre 2022

Mentre tutti i cronisti la aspettavano alla Coldiretti, Giorgia Meloni era ad Arcore da Silvio Berlusconi. Un gesto di cortesia, quello di recarsi nella sua residenza privata, apprezzato dal presidente di Fi. Incontro a due, viene riferito: mentre avviene il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani è già alla Coldiretti. E anche Francesco Lollobrigida e Ignazio La Russa si ritrovano con Meloni solo al Castello Sforzesco.

Al suo arrivo a Milano da Arcore Meloni assicura che l’incontro è andato bene, “cordiale e costruttivo”, mentre i contenuti del colloquio li abbozza a sommi capi una nota congiunta: sono stati approfonditi “i dossier più urgenti all’ordine del giorno, a partire dal caro energia”, e i due leader “si sono poi confrontati sui prossimi passaggi istituzionali in vista della convocazione del prossimo Parlamento e hanno condiviso la necessità che l’Italia abbia bisogno di un Governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova di fronte”. Perché all’insediamento, “se dovessimo essere chiamati”, Meloni ci vuole arrivare pronta, con risposte “efficaci e immediate” e dunque preparate in queste settimane.

A partire appunto dalla crisi energetica. Nel colloquio di Arcore, riferiscono dal centrodestra, sarebbe emersa la preoccupazione che al momento dell’insediamento il governo si possa trovare in un contesto ulteriormente aggravato, “con le aziende che iniziano a chiudere per effetto del caro bollette”. Perché, ha spiegato Meloni dal palco di Coldiretti, le misure europee per “fermare la speculazione”, “se arriveranno”, non dispiegheranno i loro effetti sulle bollette di aziende e famiglie “prima di qualche mese”. Ecco allora che al suo insediamento, il probabile governo di centrodestra vuole arrivarci con le contromisure nazionali già pronte, per “affrontare l’autunno. Ovviamente se non sarà arrivato prima un intervento del governo in carica. Con il quale – ha ribadito Meloni – “sono in costante contatto” sull’argomento.

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Sul tema energia si erano confrontati ieri anche Berlusconi e Salvini, nel loro faccia a faccia. E mentre le agenzie battono le parole di Meloni, anche il Carroccio interviene sull’argomento: “Lega è impegnata per garantire all’Italia in tempi rapidi un governo di alto profilo e per affrontare l’emergenza bollette. Il caro energia è un problema che Matteo Salvini denuncia da mesi, e anche alla luce di quanto accade in Europa sarà il prossimo esecutivo a dover intervenire rapidamente a tutela di famiglie e imprese”. Ma ovviamente si è parlato anche della squadra di governo: “Sapete che di questo non parlo”, dice Meloni ai cronisti. Ma da quello che trapela da fonti parlamentari, ad Arcore si potrebbe aver ragionato sulle varie posizioni, con i desiderata di Forza Italia. Tanto più che al colloquio ci si arriva con le precisazioni di Berlusconi e Tajani sulla “pari dignità” rivendicata dagli azzurri rispetto alla Lega: “Abbiamo preso gli stessi voti…”. Ma per il resto ci si limita a insistere sul concetto di “alto profilo”. Con Tajani diplomatico su Salvini: “Per Forza Italia Salvini può fare il ministro di qualsiasi dicastero, deve scegliere lui. Poi chiaramente sono il capo dello Stato e il presidente del Consiglio che esamineranno la lista di ministri”.

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