Nei Cinquestelle nessuno voleva Marra. Solo la Raggi, perché? Lo sfogo di Di Maio e Di Battista

Nei Cinquestelle nessuno voleva Marra. Solo la Raggi, perché? Lo sfogo di Di Maio e Di Battista
18 dicembre 2016

Nel Movimento 5 Stelle nessuno si fidava di Raffaele Marra: da Beppe Grillo in giù. Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista (foto), compresi. E così se ce ne fosse ancora bisogno ve lo spieghiamo con semplicità: è stata soltanto Virginia Raggi a volere a tutti i costi Marra, finito in manette, nel proprio staff. È lei che ha difeso in tutti i modi “uno dei 23mila dipendenti del Campidoglio”. Uno scenario che pone una legittima domanda: perché, nonostante fatti inequivocabili e consigli dei colleghi fino alla fine la Raggi ha voluto Marra? “La verità è che tutto il M55 aveva chiesto di allontanarlo”, continua a ribadire, rompendo due giorni di silenzio, ma Virginia Raggi “si è fidata”. Quindi ammette che “a volte siamo ingenui, sì. A volte onestà e ingenuità camminano assieme”. “Avevo bisogno di riflettere, a volte ti viene di dire o scrivere a caldo qualcosa e poi magari il giorno dopo te ne penti”, spiega il deputato Di Battista, in un video su Facebook il suo silenzio dei giorni scorsi sulla crisi dell’amministrazione comunale capitolina guidata dalla Raggi. A proposito dell’arresto del dirigente comunale Marra, stretto collaboratore della sindaca accusato di corruzione, il parlamentare afferma: “Quando viene arrestato un delinquente sono sempre contento. Se poi viene arrestato un delinquente che si è in un certo senso guadagnato la fiducia di un esponente M5S sono ancora più contento. Tutto il Movimento, ve lo garantisco, ha chiesto a Virginia di allontanare questo soggetto, ma lei si fidava”.

 

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DI MAIO Dopo Di Battista anche il suo “gemello diverso” Di Maio scarica sulla sindaca la responsabilità di aver mantenuto il “cattivo” Marra in una posizione di responsabilità. E guai a sostenere il contrario. Il vicepresidente della Camera lo spiega attraverso un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. Una risposta indiretta all’ex capo di gabinetto di Raggi, Carla Raineri, che intervistata da Repubblica lo aveva tirato in ballo. “Il Movimento 5 Stelle – scrive Di Maio- ha sempre chiesto di allontanare Raffaele Marra dal gabinetto della sindaca. Lo incontrai una volta, quando era ancora vice capo di gabinetto, dietro richiesta della stessa Raggi. In una riunione precedente, in cui erano presenti membri del cosiddetto direttorio e tutti quelli del cosiddetto minidirettorio, chiedemmo alla sindaca di allontanare Raffaele Marra dal suo gabinetto, e, in quella occasione lei mi chiese, in qualità di responsabile degli enti locali, di incontrare Marra per sentire almeno le sue ragioni”.

CASALEGGIO “Durante l’incontro con Marra – prosegue -, di cui anche Davide Casaleggio e Beppe Grillo erano al corrente, svolto nel mio ufficio a Montecitorio con tanto di registrazione all’ingresso, gli riportai che il Movimento non aveva fiducia in lui e che quindi non era il caso che facesse parte del Gabinetto del Sindaco. Ho aggiunto anche che essendo dirigente assunto per concorso non potevamo certo licenziarlo. Lui ci tenne a spiegarmi che le cose che si dicevano sul suo conto non erano vere. Ma il suo racconto non cambiò il mio e il nostro orientamento: non aveva la fiducia del Movimento 5 Stelle, per questo non era opportuno che stesse nel gabinetto del Sindaco. Questo incontro è servito a rendere chiaro, anche se non ce n’era bisogno, come tutto il Movimento ha sempre chiesto l’allontanamento di Marra e che non ci sia mai stata sponda da parte di alcuno. Marra se ne doveva andare e, con cortesia, glielo dissi in faccia”.

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