Nove italiani su 10 una volta nella vita punti da imenottero

Nove italiani su 10 una volta nella vita punti da imenottero
31 maggio 2016

Nove italiani su 10 almeno una volta nella vita vengono punti da un’ape, una vespa o un calabrone, specie in estate, mentre fino a 8 su 100 possono sviluppare una vera e propria reazione allergica. I più colpiti alle punture degli imenotteri sono gli apicoltori, i più a rischio gli anziani, i meno esposti al rischio di reazioni gravi i bambini. E’ alla luce anche di questo scenario che ritorna rinnovata la campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo di ALK-Abellò (www.alk-abello.it). L’iniziativa, che partirà nella seconda metà di maggio e sarà attiva fino ad ottobre inoltrato, ha l’obiettivo di far conoscere agli italiani l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Una famiglia, quella degli imenotteri, che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono le api, le vespe e i calabroni. “Nove italiani su 10 sono stati punti da un imenottero almeno una volta nella vita – dichiara Maria Beatrice Bilò, coordinatrice di Punto nel Vivo e specialista in allergologia degli Ospedali Riuniti di Ancona – ma si stima che fino a 8 persone su 1001 possano sviluppare una reazione allergica senza essere a conoscenza delle conseguenze, che vanno da una reazione locale importante, in casi più rari allo shock anafilattico, fino all’evento eccezionale del decesso (circa 10 casi all’anno accertati in Italia)”.

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