Nyt: Trump a ex capo Fbi, ferma indagini su Flynn. La Casa Bianca nega

Nyt: Trump a ex capo Fbi, ferma indagini su Flynn. La Casa Bianca nega
17 maggio 2017

Il New York Time sgancia una nuova bomba mediatica contro Donald Trump rivelando che il presidente chiese a febbraio all’ex direttore dell’Fbi, licenziato martedi’ scorso, di fermare l’inchiesta sui legami tra la Russia e l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Michael Flynn, rimosso proprio per i suoi legami con Mosca. Il Nyt cita un appunto scritto dallo stesso Comey subito dopo l’incontro alla Casa Bianca. “Spero che tu possa lasciar perdere” l’inchiesta, avrebbe detto Trump secondo il documento citato dal Nyt come conferma che il presidente cerco’ di influenzare l’Fbi ed il ministero della Giustizia nell’inchiesta sul Russiagate, sulle collusioni tra persone vicine a Trump e Mosca. Secondo il Nyt Comey scrisse l’appunto subito dopo aver visto Trump, incontro avvenuto il giorno dopo le dimissioni (il 13 febbraio) che Flynn si dimise messo alle strette dalle rivelazioni dei suoi contatti – prima dell’insediamento di Trump il 20 gennaio – e quindi quando era un normale cittadino, membro dello staff di Trump, con l’ambasciatore russo a Washington Serghei Kislyak. Flynn violo’ il Logan Act, la legge che vieta a normali cittadini di avere contatti con funzionari di stati stranieri. L’appunto, continua il Times, e’ parte di un incartamento che Comey creo’ per documentare quella che per lui era un improprio tentativo del presidente di interferire su un’inchiesta in corso.

Comey ha condiviso l’esistenza dell’appunto con i vertici dell’Fbi e persone a lui vicine. Il New York Times specifica di non aver visto l’appunto, che comunque non e’ classificato, ma una persona vicina all’ex direttore dell’Fbi ne ha letto parte ad un reporter di Nyt. “Spero che tu non veda ostacoli per consentire a Flynn di andarsene” senza conseguenze “lui e’ una brava persona. Spero che questo possa accadere” disse Trump aggiungendo che Flynn non aveva fatto nulla di male. Da parte sua Comey non disse nulla a Trump sulla sua richiesta di porre fine all’inchiesta su Flynn tranne replicare: “Concordo (Flynn) e’ una brava persona”. La Casa Bianca ha smentito la versione degli eventi raccontata da Comey. Comey, prosegue il Nyt, creo’ simili appunti – inclusi alcuni che sono classificati – su ognuna delle telefonate e gli incontri avuti con il presidente. Non e’ chiaro se Comey denuncio’ al ministero della Giustizia, da cui dipende, la conversazione avuta con Trump e la sua richiesta e l’esistenza degli appunti. Comey vide Trump il 14 febbraio il giorno dopo le dimissioni di Flynn, costretto a lasciare l’incarico perche’, si era scoperto, aveva mentito al vicepresidente Mike Pence assicurandogli che non c’era nulla di male nella telefonata con l’ambasciatore russo. In ogni caso malgrado la richiesta di Trump – che la Casa Bianca ribadisce non e’ mai avvenuta – l’inchiesta su Flynn procede.

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Il 14 febbraio, ricostruisce il Times, Comey era nello Studio Ovale con Trump ed altri vertici della sicurezza nazionale per un briefing sul terrorismo. “Quando la riunione si concluse Trump disse ai presenti, incluso Pence e dil ministro della Giustizia Jeff Session, di lasciare la stanza per restare da solo con Comey”. Una volta solo Trump inizo’ un filippica contro le fughe di notizie suggerendo a Comey di “considerare (l’opzione) di mettere in prigione i reporter per pubblicare informazioni classificate prima di affrontare l’argomento Flynn” riferisce una delle due persone vicine a Comey, che hanno parlato con il Times. Comey “si consulto’ con i suoi piu’ stretti consiglieri sull’accaduto e tutti condivisero l’impressione che Trump avesse cercato di influenzare l’indagine (un accusa che ove mai trovasse una conferma indipendente potrebbe configurare il gravissimo delitto di ‘intralcio della giustizia’, per cui in questo caso Trump rischierebbe la presidenza, ndr) ma tutti decisero che avrebbero cercato di mantenere segreta la conversazione (con Trump), anche agli stessi agenti dell’Fbi che stavano conducendo l’inchiesta sul Russiagate, in modo che la richiesta di Trump non influenzasse il loro lavoro”. Il pezzo del Times sembra suggerire che l’avvertimento minaccioso di Trump a Comey, all’indomani del suo licenziamento, di stare attento a cosa avrebbe deciso di far filtrare alla stampa perche’ potrebbero esserci “registrazioni degli incontri”, non preoccupi affatto Comey. La Casa Bianca nega che Trump abbia chiesto all’ex capo dell’Fbi, James Comey, licenziato in tronco lo scorso 9 maggio, di fermare l’indagine sul suo ex consigliere per la sicurezza nazionale, Michael Flynn. “Il presidente non ha mai chiesto a Comey o a chiunque altro di porre fine ad alcuna indagine, compresa ogni indagine relativa al generale Flynn”, si legge nella nota della Casa Bianca. Trump “ha il piu’ alto rispetto per le nostre agenzie delle forze dell’ordine e per tutte le inchieste – si sottolinea nel comunicato – questa non e’ una presentazione vera o accurata della conversazione tra Trump e Comey”. Il New York Times ha rivelato che lo scorso febbraio Trump ha chiesto all’ora capo dell’Fbi di “lasciar correre” su Flynn sul quale stava indagando.

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