Paolo Bonolis, non ce l’ha fatta e ha vomitato tutto su Luca Laurenti: “Vive in un…” | Ridotto così da tempo ormai, nessuno lo sapeva

Paolo Bonolis - (video) - IlFogliettone.it
Paolo Bonolis vuota il sacco e dice tutto quello che pensa anche sul suo collega Luca Laurenti da sempre al suo fianco.
Ospite a Non è l’Arena di Massimo Giletti, Paolo Bonolis ha aperto il suo cuore. In particolare, il conduttore ha affrontato il tema dell’uso precoce della tecnologia tra i giovani ed espresso dubbi sull’introduzione troppo precoce degli smartphone nella vita dei bambini, paragonandoli ad altri strumenti complessi come le automobili. Secondo lui, serve un’età adatta per approcciarsi al digitale, per evitare che i ragazzi perdano le capacità comunicative e creative. “Oggi c’è una rarefazione del linguaggio,” ha osservato, sottolineando come la tecnologia debba essere uno strumento, non una prigione.
Sempre nel suo intervento a La7, Bonolis ha condiviso una riflessione profonda sulla vita: “Se guardi sempre quello che ti manca e non quello che hai, vivrai sempre male”. Una frase che racchiude una visione consapevole dell’esistenza, improntata alla gratitudine e alla capacità di apprezzare ciò che si possiede, piuttosto che inseguire costantemente ciò che manca. Un invito alla serenità e a una maggiore centratura emotiva.
Ha poi sviscerato il suo sodalizio professionale e umano che lo lega a Luca Laurenti. Una coppia artistica longeva e amatissima dal pubblico italiano, spesso al centro di voci infondate su crisi e separazioni. Ma Bonolis è stato chiaro: nessuna rottura all’orizzonte. Anzi, tra loro esiste un bene profondo, alimentato dalla consapevolezza delle rispettive diversità, che si accolgono e si rispettano. “Lui vive in un mondo tutto suo,” ha detto il conduttore, “è proprio questo che lo rende vero e speciale”.
Bonolis ha definito Laurenti una forza della natura, una persona unica capace di vedere la realtà con occhi diversi. Un’anima libera che non ha mai abbracciato i ritmi convenzionali della società, e forse proprio per questo è rimasta autentica. Il conduttore non nasconde l’affetto che prova per il collega, parlando di un sentimento profondo e sincero. Un legame raro, di quelli che non hanno bisogno di conferme pubbliche, ma che si riconoscono nella stima reciproca e nella quotidianità lavorativa.
Il racconto di una vita nel suo libro
Tutte queste riflessioni trovano spazio anche nel suo primo libro, “Perché parlavo da solo”, che non è un’autobiografia classica ma un insieme di pensieri, racconti e riflessioni sulla vita, sull’amore e sulla famiglia. Bonolis ha scelto di raccontarsi in modo intimo, evitando la cronaca dettagliata della carriera per concentrarsi su ciò che davvero conta: le relazioni, i sentimenti, le scelte personali.
Parlando dei suoi figli, il conduttore ha mostrato una grande umanità. Ha ammesso con sincerità i propri limiti, soprattutto nel rapporto con i primi due figli, Stefano e Martina, nati dal matrimonio con Diane Zoeller. La distanza geografica e le esigenze professionali lo hanno reso un padre assente in passato, ma oggi il rapporto è ricostruito con amore e rispetto. Stefano è diventato un uomo libero e buono, mentre Martina si dedica con passione al teatro e all’infanzia.
Una famiglia allargata e felice
Con la seconda moglie Sonia Bruganelli, Bonolis ha avuto tre figli: Silvia, Davide e Adele. Di ciascuno parla con orgoglio e tenerezza, riconoscendo i loro talenti, le loro fragilità e la bellezza dell’unicità di ognuno. Silvia, nonostante le difficoltà di salute, è “luce allo stato puro”, Davide ha una spiccata ironia, e Adele brilla per la sua intelligenza vivace. Un quadro familiare affettuoso, in cui ogni figura trova il suo posto.
Paolo Bonolis si è mostrato per quello che è: un uomo profondo, ironico ma anche sensibile, capace di parlare d’amore, di amicizia e di responsabilità con autenticità. In un mondo spesso fatto di apparenze, le sue parole sono un invito a vivere in modo più consapevole, coltivando ciò che conta davvero: i legami umani, la bellezza della diversità, e la capacità di non perdersi mai di vista.