Parlamento siciliano, presidente ‘boccia’ norma su sanatoria edilizia. E scoppia la polemica

Parlamento siciliano, presidente ‘boccia’ norma su sanatoria edilizia. E scoppia la polemica
1 agosto 2016

“L’emendamento sulla cosiddetta sanatoria delle costruzioni realizzate nella fascia costiera dei 150 metri dalla riva contiene evidenti profili di incostituzionalità pertanto è inammissibile e quindi domani non verrà discusso in aula”. Lo annuncia il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. “Gli uffici dell’Ars – continua – avevano già evidenziato tali anomalie durante l’esame in commissione Ambiente, ma l’emendamento è stato inopinatamente messo ai voti”. Anche Gian Luca Galletti nei giorni scorsi era stato categorico in merito. “Siamo pronti a impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale ogni legge che permetta condoni edilizi. Questo vale in tutta Italia e dunque anche per la Sicilia, dove si sta tentando di passare un colpo di spugna su decenni di abusivismo edilizio che deturpa l’ambiente costiero mettendo a rischio i cittadini”.

Ma già spirano venti di guerra. La norma presentata dal deputato del gruppo misto Mimmo Fazio al testo unico sull’edilizia doveva andare ai voti appunto domani e ha gia’ sollevato un polverone di reazioni contrarie, tra le quali quella del ministro dell’Ambiente che aveva annunciato l’impugnativa nel caso in cui l’ emendamento, sottoscritto anche da deputati della maggioranza Udc, Ncd e qualche esponente del Pd, fosse passato. Spaccata in due Forza Italia. Il Pd ha fatto sapere che vigilera’ contro la possibilita’ che si esprima il voto segreto, a questo punto l’unico strumento con il quale i fautori dell’emendamento potrebbero ottenere successo. Fazio che oggi ha scritto una lettera al ministro dell’Ambiente, e’ pronto a battersi assieme ai sostenitori dell’emendamento e domani alle 12 terra’ una conferenza stampa per spiegare nei dettagli “quello che solo i populisti chiamano sanatoria”.

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“Una cosa è chiara – aveva precisato nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente -: se passerà quella norma non solo ricorreremo alla Consulta, ma useremo ogni strumento legislativo in nostro possesso per evitare che in attesa della sua pronuncia si verifichino scorribande indiscriminate. Non possiamo lasciare soli i magistrati e i sindaci che con coraggio stanno combattendo l’illegalità diffusa dei condoni, che ha già fatto danni irreparabili al territorio. Il governo è al loro fianco con i fatti, visto che con il Collegato Ambientale abbiamo messo a disposizione dei Comuni oltre 10 milioni di euro per l’abbattimento degli edifici abusivi in zone a rischio: un fondo che spero vada esaurito presto e che mi impegno a rifinanziare un minuto dopo”, aveva concluso.

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