Il pasticcio di Trump sui migranti, serve test Dna per riunire 3mila bambini ai genitori

Il pasticcio di Trump sui migranti, serve test Dna per riunire 3mila bambini ai genitori
5 luglio 2018

Ci sono quasi 3.000 migranti bambini che attendono di essere riuniti ai genitori, da cui sono stati separati al confine tra Stati Uniti e Messico dalle forze dell’ordine. Gli ultimi dati ufficiali parlavano di poco più di duemila bambini, ma ora il numero è aumentato perché un tribunale ha ordinato al dipartimento di riunire anche le famiglie separate prima dell’applicazione della ‘tolleranza zero’ dall’amministrazione Trump, all’inizio di maggio.

Fonti governative specificano che una parte dei quasi 3.000 bambini, in realtà, non potrà riabbracciare i genitori, perché la separazione è avvenuta durante il viaggio verso il confine e non è quindi stata operata dalle forze dell’ordine statunitensi. E così, per velocizzare i tempi, le autorità useranno il test del Dna per trovare i genitori di ogni bambino. Un giudice federale della California ha ordinato al governo di riunire ai genitori i bambini di età inferiore ai 5 anni entro il 10 luglio e i minori tra i 5 e i 17 anni entro il 26 luglio. Intanto, la Casa Bianca pensa a una riforma proprio sull’immigrazione.

“Il Congresso deve approvare ora una legge intelligente, veloce e ragionevole – ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump -. Le forze dell’ordine al confine stanno facendo un grande lavoro, ma le leggi che devono seguire sono assurde”. In pratica, “quando le persone, con o senza bambini, entrano nel nostro Paese, devono andarsene senza che il nostro Paese sia obbligato a sostenere lunghi e costosi processi”. Quindi: “Dite alle persone ‘FUORI’, e devono andarsene, come se si fermassero sul prato di casa vostra”. Per Trump, infatti, “assumere migliaia di ‘giudici’ non funziona e non è accettabile, siamo l’unico Paese al mondo a farlo!”.

Alla fine di giugno, la Camera statunitense ha affossato la proposta di legge sull’immigrazione frutto del compromesso tra repubblicani moderati e conservatori, oltre a un’altra proposta più conservatrice. Gli intoppi e i ritardi nella discussione sull’immigrazione avevano spinto Trump a dire ai parlamentari di non “perdere più tempo” e di aspettare il nuovo Congresso, quando la maggioranza repubblicana, secondo lui, sarà più netta.

La proposta di ‘compromesso’ avrebbe finanziato il muro al confine, avrebbe ridotto l’immigrazione legale, avrebbe permesso ai migranti minorenni entrati irregolarmente di restare con i genitori in detenzione e avrebbe garantito un percorso verso la cittadinanza ai Dreamers, gli immigrati entrati senza documenti quando erano bambini, protetti finora dal programma Daca voluto dall’allora presidente Barack Obama e cancellato da Trump (ma la sua decisione è bloccata in tribunale).

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