Polemiche sulla nuova statua (formosa) della Spigolatrice di Sapri

27 settembre 2021

La nuova statua della “Spigolatrice di Sapri” ha scatenato una bufera: troppo formosa, in abiti quasi velati e sfuggenti, “uno schiaffo sessista”. Il sindaco Antonio Gentile la difende, così come il suo autore, Emanuele Stifano. Sui social si dividono critiche (“leggerezza storica e civile”); ironie (“in effetti, appena una la vede pensa immediatamente alla spigolatrice di Sapri mentre vedeva trucidare 300 giovani”); complimenti (È bellissima, è un attrazione per i turisti”); e accuse (“imbarazzante” e “sessista”), che arrivano non solo da profili femminili. C’è anche chi posta foto d’epoca che mostra come erano davvero vestite le spigolatrici nei campi.

L’accusa più forte è arrivata dall`ex senatrice Manuela Repetti sull`huffingtonpost.it che chiede di abbatterla. La spigolatrice era una lavoratrice dei campi, resa celebre dalla poesia antiborbonica di Luigi Mercantini che rievoca la fallita spedizione di Pisacane, e la nuova statua “si mostra con un abito succinto, trasparente e con un atteggiamento provocante e lascivo suggerendo di guardarle il bel sedere in mostra, tondo e perfetto, nel caso qualcuno non lo avesse notato”. Tra i partecipanti al disvelo c`era anche Giuseppe Conte, nonché il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. C’era – dice Repetti – “chi sembrava quasi imbarazzato, almeno spero… chi sembrava fosse rapito dalle curve marmoree della statua (e non gli si può fare colpa)à e chi con la mano sul petto da quell`immagine riusciva a trarre un sentimento di patriottismo”.

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Cose di questo genere “sono uno schiaffo sessista a tutte le donne, specie quelle che ogni giorno cercano di combattere quel maschilismo subdolo che striscia in ogni angolo di vita quotidiana, specie nel nostro paese che vanta record di maltrattamenti e femminicidi, frutto anche di una visione della donna ancora come oggetto da possedere”. Insomma, “inorridita da quella statua e dalla sua inaugurazione, suggerirei di abbatterla”. L’unico rimedio che intravede l’ex senatrice. Il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, invece difende la statua a spada tratta: “La nuova statua della Spigolatrice di Sapri è stata realizzata con maestria e impeccabile interpretazione dall`artista cilentano Emanuele Stifano”. E “trovo, invece, oltremodo violento, a tratti sessista e offensivo per la nostra comunità da sempre impegnata contro tutte le violenze di genere l`articolo dell`ex senatrice Manuela Repetti”. E “nell`articolo oltre a mostrare scarsa conoscenza della storia locale e della storia dell`arte incita all`abbattimento della nuova statua come è avvenuto, purtroppo, recentemente in altri Paesi privi di Democrazia o in passato con la censura”.

“Se poi lo sfogo è dovuto alla presenza di politici a Lei non inclini allora – conclude il sindaco – mi corre l`obbligo ricordare alla signora Repetti che la Città di Sapri non è disposta a far mettere in discussione i propri valori, principi e tradizioni”. Sui social dello scultore Stifano un’altra pioggia di commenti, tra chi apprezza, chi ironizza, chi critica, e lui risponde: “Se fosse stato per me avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale a dire per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, a prescindere dal sesso, semplicemente perché sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci. Penso comunque sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie”. Di fatto la statua un obiettivo – nel bene e nel male – lo ha già raggiunto: “Ogni volta che passo ci sta qualcuno che si ci fa la foto, non oso immaginare l’estate prossima, dai che bello”, commenta contento un concittadino di Sapri.

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