Posti a precari e tetto stipendi, ddl omnibus all’Ars

9 marzo 2016

C’è il tetto di 100 mila euro lordi agli stipendi dei dirigenti degli enti controllati e partecipati dalla Regione, l’assunzione per due anni degli ex sportellisti, il via libera all’assegnazione ad altre amministrazioni pubbliche che ne facciano richiesta dei testimoni di giustizia assunti in servizio a Roma, c’è un milione di euro a consorzi di bonifica e forestali per la manutenzioni delle reti irrigue e dei canali. E ancora: 10 mln di euro come contributi, una quota a fondo perduto, per le start-up, restart e sviluppatori d’impresa con il supporto di Sviluppo Italia Sicilia, 200 mila euro per i registri geneaologici delle colture agricole, il contributo di 250 euro al mese da parte degli Iacp alle famiglie povere sgomberate da alloggi in precarie condizioni, fondi agli studenti portatori di handicap delle Accademie delle Belle Arti. Sono alcuni dei 24 articoli del disegno di legge omnibus, depositato in commissione Bilancio dell’Ars, contenente le norme stralciate dalla finanziaria, ma anche altre disposizioni di legge. Dentro si trova un po’ di tutto, da norme di spese a soppressioni di enti, come il Consiglio regionale per l’urbanistica, il fondo per l’assistenza e il collocamento dei disoccupati, il centro regionale per il restauro e per le scienze naturali. Nel testo rientrano anche disposizioni in materia di personale precario, consorzi universitari, l’Oasi Maria Ss di Troina onlus, il servizio di dissalazione dell’isola di Vulcano, le modifiche alle legge che istituito l’Irsap. Il ddl omnibus, tuttavia, potrebbe gonfiarsi ulteriormente. In commissione Bilancio sono in arrivo decine di emendamenti a firma dei deputati ma anche del governo.

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