Presidenziali, Le Pen lancia la campagna elettorale. Marine come Trump, prima la Francia. E elogia la Gran Bretagna

Presidenziali, Le Pen lancia la campagna elettorale. Marine come Trump, prima la Francia. E elogia la Gran Bretagna
Marine Le Pen
5 febbraio 2017

Prima la Francia, il Paese davanti a tutto. Marine Le Pen, leader dell’estrema destra, ha annunciato il suo ‘manifesto’ lanciando formalmente la campagna elettorale per le presidenziali, con molti temi in comune con la scalata di Donald Trump alla Casa Bianca. In un discorso a Lione, la leader del Front National (FN) ha attaccato “l’immigrazione di massa”, la globalizzazione e il “fondamentalismo islamico” e ha detto di volere una Francia che “non deve niente a nessuno”. Le Pen ha elogiato la Gran Bretagna per aver scelto di abbandonare l’Unione Europea e ha invitato la Francia a imitare gli elettori di Trump “che hanno messo al primo posto i propri interessi nazionali”. “Penseremo tutti al locale, non al globale”, ha detto Le Pen che ha parlato a una folla di circa 3mila persone. I sondaggi hanno mostrato per mesi che Le Pen, 48 anni, conquisterà voti sufficienti per andare al ballottaggio nel primo turno del 23 aprile; gli stessi sondaggi dicono però che al secondo turno sarà sconfitta. Con l’ex banchiere di investimento Emmanuel Macron che sembra sempre di più il suo avversario finale, Le Pen ha detto alla folla a Lione che “di fronte alla ricca destra e alla ricca sinistra, soltanto io sono la candidata del popolo”.

TERRORISMO Molti ci hanno visto inoltre un’allusione al precedente favorita nella corsa alle presidenziali, il candidato conservatore Francois Fillon, travolto però dalle rivelazioni che sua moglie ha percepito uno stipendio da alcune centinaia di migliaia di euro come sua assistente parlamentare senza mai in realtà lavorare. Rivelazioni che hanno fatto vacillare la candidatura del 62enne Fillon. Un incidente al museo del Louvre a Parigi due giorni fa, dove un uomo armato di almeno due machete e che gridava “Allah Akbar” è stato ferito a colpi di arma da fuoco dopo aver cercato di aggredire un gruppo di soldati, ha spostato il dibattito su alcuni degli argomenti preferiti di Le Pen, vale a dire sicurezza, Islam e immigrazione. “Non aspetteremo che il popolo francese si abitui a convivere con il terrorismo”, ha detto, promettendo un massiccio aumento della spesa sullo stato di diritto. Parlando nella città dove una volta accostò la visione dei musulmani che pregano in strada all’occupazione nazista, Le Pen ha affermato: “Non vogliamo vivere sotto la tirannia del fondamentalismo”.

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L’ELENCO Ha promesso “tolleranza zero” nell’approccio al crimine con il reclutamento di 15mila poliziotti supplementari, concentrandosi con particolare attenzione sulle complicate periferie di molte città francesi. I cittadini stranieri che si macchiano di reati saranno espulsi dalla Francia, ha inoltre detto. Rivolgendosi all’Ue, la leader di FN ha detto di voler sottrarre “la Francia dalla tirannia” di Bruxelles. Se gli altri membri del blocco rifiutano di accettare riforme su larga scala, ha promesso di indire un referendum sull’adesione entro sei mesi dal suo insediamento. Ieri, Le Pen ha pubblicato un elenco di 144 impegni costruiti intorno al mettere la Francia al primo posto. C’erano però diversi posti vuoti nella sala in cui ha parlato, in contrasto con il ‘sold out’ nella stessa città ieri in occasione del discorso del 39enne Macron, che ha parlato a 8mila sostenitori con migliaia di altri che guardavano fuori sui maxischermi. L’influente numero due di FN, Florian Philippot, ha insistito che lo slancio è con Le Pen e non con Macron, dato comunque in grande crescita. “Le persone si stanno svegliando. Vedono la Brexit, vedono Trump e si dicono: ‘Vale la pena di andare a votare'”, ha detto Philippot prima dell’intervento di Le Pen.

 

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