Probiotici, il futuro va verso formulazioni “su misura”

9 novembre 2018

Non più grandi eserciti di generici batteri “buoni”, ma squadre speciali di soldati “scelti”, è questa la direzione che ha intrapreso la ricerca sui probiotici, i micro-organismi che riequilibrano la flora intestinale contribuendo al nostro benessere. Le più innovative formulazioni, a base di ceppi selezionati, hanno dimostrato una specifica attività di contrasto sugli agenti infettivi, intervengono in modo mirato, in funzione dell’organo e della patologia.

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A spiegare questa rivoluzione il Prof. Emanuele Salvatore Aragona, Responsabile Centro di Medicina Rigenerativa, Istituto Clinico Humanitas Mater Domini di Castellanza presentando la linea di probiotici ABI di Aurora Biofarma. “L’innovazione consiste nell’aver scelto dei ceppi di microrganismi, con una attività ceppo specifica, indirizzata a specifici target che noi volevamo”. Tre i nuovi prodotti: Abincol, specializzato per le disbiosi del colon, Abiflor Baby, indicato nei disturbi gastrointestinali dei bambini, fin dal primo giorno di vita, e Abivisor, attivo sulla mucosa dello stomaco.

Anche lo stomaco ha infatti un suo specifico microbiota che, a causa di diversi fattori – stile di vita, stress, età avanzata, fumo, alcol ma anche farmaci come antibiotici, chemioterapici o medicinali per il trattamento dell’iperacidità gastrica – può andare incontro a disequilibrio. “L’innovazione è questa – spiega Aragona -: fermo restando che abbiamo dei pazienti che fanno un uso smodato di farmaci e sono costretti a usare anche farmaci di una certa tossicità, come i pazienti oncologici, la nostra attenzione è stata identificare il mocrobiota dello stomaco nella sua normalità. Abbiamo preparato una composizione con quattro ceppi specifici dei lattibacilli che sono presenti nello stomaco e che sono stati provati e testati nei succhi gastrici dei pazienti sottoposti a terapie prolungate con farmaci antiacidi, che hanno dimostrato che nell’arco di 10 giorni con questa terapia non solo il Ph si manteneva basso, ma contemporaneamente la crescita batterica di escherichia coli che è un batterio patogeno veniva dimezzata se non addirittura annullata”.

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“Abbiamo anche inserito nella composizione un prodotto molto importante  – prosegue il professore – che è N-aceltilcisteina, che contrasta la proliferazione dell’Helicobacter pilori, per cui la composizione crea le basi per una ripopolazione del microbiota a livello gastrico nonostante l’insulto che viene dall’esterno con dei farmaci, quindi è un prodotto unico al mondo in questo momento che ha una base scientifica provata che ne dimostra l’efficacia e che ci permette di essere i primi a poterne parlare”. Agendo per competenza d’organo e composizione ceppo-specifica, questi prodotti inaugurano una nuova generazione di probiotici utili in particolare come prevenzione. “Sarebbe opportuno adottare questa linea, che è anche una rivoluzione culturale, come azione preventiva, perchè si vanno a tamponare eventuali danni, se non altro per mitigare gli effetti collaterali dei farmaci o per ridurre l’impiego dei farmaci nel tempo”.

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