Il mondo cambia, così le Forze armate e i giovani che ne fanno parte. Dopo il proscioglimento della tenente di Vascello della Marina Militare che rischiava di finire a giudizio per il ballo ‘Jerusalema’ il difensore, l’avvocato Michela Scafetta, sottolinea: “E’ una sentenza che farà giurisprudenza e che segna inevitabilmente uno spartiacque nel mondo delle stellette”. Perché l’assoluzione con formula piena è arrivata dopo che la Procura Militare di Napoli – si ricorda – aveva indagato l’ufficiale “per concorso in disobbedienza continuata pluriaggravata, reato previsto dal codice penale militare di pace”. La giovane balzò agli onori delle cronache anche in ragione del video che fu diffuso e che fece il giro del web. Considerando la rilevanza mediatica di quelle immagini – si aggiunge – divenute presto virale, la sottufficiale fu anche sottoposta a procedimento disciplinare, al quale si oppose con un ricorso al Tar.
Nel frattempo, la procura militare di Napoli aveva avviato il procedimento penale sia per la tenente di Vascello che per un secondo ufficiale che l`aveva aiutata nelle riprese. Ma ieri, su richiesta dell’avvocato Scafetta, è arrivato. La penalista ha sottolineato: “Il giudice ha restituito all’udienza preliminare la funzione propria di filtro rispetto al dibattimento. E’ difficile ottenere un non luogo a procedere in udienza preliminare. Quindi grande soddisfazione per l’esito finale. In questo contesto l’ipotesi del processo penale ha recuperato la sua funzione di estrema ratio. Non dimentichiamo che la gerarchia militare, con il proprio ordinamento, ha comunque tutti gli strumenti per risolvere all’interno senza dover ricorrere a strumenti esterni”.
