Psichiatria, ritardo pagamento mette a rischio comunità

1 aprile 2014

In Sicilia si contano 3mila persone con problemi di salute mentale e 250 comunità alloggio a rischio chiusura a causa dei ritardi dei pagamenti. A denunciare lo stato di emergenza sociale in cui versa il settore del disagio mentale in Sicilia e’ il Coresam, il Coordinamento regionale salute mentale. “Tra le cause rientrano i ritardi nei pagamenti da parte dei comuni e il mancato trasferimento dei fondi regionali – come sottolineano Francesco D’Amico, vicepresidente Coresam e dirigente nazionale Federsolidarieta’-confcooperative, e Dino Ficicchia, segretario Coresam – una sperequazione nella distribuzione dei servizi residenziali sul territorio regionale e condizioni di forte precarieta’ in cui versano le strutture, nonostante le buone prassi consolidate e accreditate. Chiediamo un intervento immediato da parte degli organi competenti, che si sostanzi nell’integrazione tra i servizi esistenti e la rete socio-sanitaria che fa capo alla regione Siciliana, cosi’ come previsto inizialmente dall’articolo 19 della nuova finanziaria, impugnato e poi congelato dal commissario dello Stato”.
“Le comunita’ rappresentano un vero e proprio patrimonio per il nostro territorio, che non puo’ essere depotenziato ne’ rottamato – dichiara il direttore di confcooperative Luciano Ventura, a nome di tutte le centrali cooperative – i vantaggi sono molteplici ed evidenti a tutti, sia dal punto di vista assistenziale sia da quello prettamente economico. Ciononostante il ruolo di queste strutture e la qualita’ professionale dei servizi offerti, non sono mai stati giustamente riconosciuti e conseguentemente valorizzati dalla pubblica amministrazione”. “Nonostante questa complicata situazione – conclude Francesco Lirosi, presidente Coresam – continuiamo a portare avanti il nostro lavoro con grande professionalita’, anche se non nascondiamo una certa stanchezza dovuta alla mancanza di certezze per il futuro”.

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