Reati ambientali, rinviato processo Muos a Caltagirone

20 maggio 2016

E’ stata rinviata al 22 luglio, per omessa notifica a due imputati, la prima udienza del processo, davanti al Tribunale monocratico di Caltagirone, ad un dirigente della Regione Siciliana e a sei imprenditori accusati di abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale per la costruzione a Niscemi (Cl) del Muos, il sistema di telecomunicazione militare Usa. Dal fascicolo è stata stralciata la posizione di un cittadino statunitense, non un militare, ma un civile, Mark Gelsinger, nei confronti del quale procede l’autorità giudiziaria statunitense. Gli imputati sono l’ex dirigente dell’assessorato regionale Territorio e ambiente Giovanni Arnone, il presidente della “Gemmo Spa” Mauro Gemmo, e Adriana Parisi, responsabile della “Lageco”, società che hanno costituito l’Ati ‘Team Muos Niscemi’ vincitrice della gara del 26 aprile 2007; il direttore dei lavori Giuseppe Leonardi; e i titolari di tre imprese che hanno lavorato in subappalto: Concetta Valenti della “Calcestruzzi Piazza Srl”, Carmelo Puglisi, della “Pb Costruzioni” e Maria Rita Condorelli, della “Cr Impianti srl”. Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, avrebbero realizzato l’impianto “senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformità da essa”. Ed avrebbero “eseguito e facevano eseguirei lavori per la realizzazione del Muos, insistenti su beni paesaggistici, all’interno della riserva orientata denominata Sughereta di Niscemi, in zona A, di inedificabilità assoluta, in un sito di interesse comunitario”.

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