Repertorio X, la personale di Nicola Console a Palermo

18 ottobre 2022

Nicola Console

Repertorio X tratta il sentimento della perdita e del distacco, l’idea di catastrofe ovvero l’inevitabile cui l’umanità si approssima attraverso riflessioni sulla scultura. Così l’artista Nicola Console, palermitano che vive e lavora a Milano da oltre 30 anni, presenta la sua inedita mostra con tre film di animazione in stop motion (Alavagna; Repertorio X; Registro) che saranno proiettati all’interno di un piccolo cinema allestito per l’occasione al Museo delle marionette Antonio Pasqualino (p.zza Antonio Pasqualino, 5, Palermo) e un corpus di 30 opere realizzate con più mezzi espressivi: disegni, sculture, installazioni e stampe realizzate col ricorso della tecnica radiografica declinata come azione artistica, che costituisce la parte più vasta dell’esposizione allestita alla Galleria Nuvole (vicolo Ragusi 35 – angolo via del Celso, 14, Palermo). La mostra inaugura l’accordo di collaborazione siglato a giugno scorso tra il Museo delle marionette Antonio Pasqualino e il Museo Sociale Danisinni, per la promozione di attività artistiche e culturali dentro e fuori i due musei. Doppia inaugurazione venerdì 22 ottobre 2022 alle ore 17:30 alla Galleria Nuvole e alle ore 19,30 al Museo delle Marionette Antonio Pasqualino. Ingresso libero.

 

Nel ciclo di opere, realizzate tra il 2021 e il 2022, l’artista si confronta con il tema del ritrovamento e del disseppellimento compiendo una riflessione sperimentale sulla scultura. L’idea si sviluppa dallo studio delle sculture di Degas che qualcuno ha radiografato prima che i modellati fossero tradotti in bronzi, radiografie che mettono in luce una processualità straordinaria per la quale le armature di sostegno appaiono come perfetti disegni tridimensionali, forme già compiute, espressive, scheletri armonicamente integrati con agli altri ferri di puntello. A questi ‘pensieri sulla scultura’ si intrecciano le forme della memoria iconografica, Console in una alchemica coniunctio oppositorum fa dialogare le opere con l’elemento della ‘vanitas’, del ‘memento mori’, evocando le figure delle mummie delle Catacombe dei Cappuccini, i naufraghi delle migrazioni clandestine, l’esercito di terracotta, le vittime di mafia sepolte nei piloni dei viadotti, i calchi di Pompei. Tutte quante sembianze della sparizione, tutte quante riduzioni della realtà in simulacri.

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Alla Galleria Nuvole Arte saranno esposte trenta tra sculture, disegni radiografie all’interno di light box, due stampe fotografiche a contatto (ricavate dagli scheletri di ferro appositamente creati all’interno della scultura poi posti a contatto con la carta fotografica ed esposti alla luce-tecnica di Man Ray). “Le sculture in cemento armato – spiega Console – possiedono una struttura che è già viva, compiuta anzitempo rispetto alla colata cementizia. I loro appoggi sono parte integrante della forma, ne rappresentano il prolungamento, il basamento minimo, l’elemento aereo che distacca le figure dal piano orizzontale mantenendole in sospensione. Proprio quest’ultima è parte integrante della sintesi plastica, ciò che reca ombre proiettate, che lascia immaginare quei corpi in un proprio elemento, immersi in una qualche profondità. Quelli che nelle radiografie di Degas erano sostegni necessari alla preparazione dei bronzi (sostegni delle scuole tradizionali di scultura, destinati a essere sottratti alla forma) qui sono parti di un linguaggio, configurazioni, veri e propri elementi di una simbiosi formale” prosegue l’artista.

L’indagine sulla scultura sperimenta la materia attraverso l’uso della radiografia che con la sua trasparenza non permette illusione. Verità pura che in Repertorio X mostra la natura dell’artista, della sua azione artistica che non è mera riproduzione ma un’umanità che si racconta attraverso frammenti, residui, memorie e che attinge dall’archeologia iconografica della propria esistenza. Console apre la struttura del corpo plastico, attraversa gli strati della materia, la mette a nudo, si mette a nudo, mostrando tutti gli aspetti del processo creativo: dalla progettazione sino alla tecnica di esecuzione, permettendo allo spettatore di leggere ciò che non appare evidente. Ed è al Museo delle marionette Antonio Pasqualino che lo spettatore potrà immergersi nell’atto creativo, entrare in contatto visivo e mentale con l’intero progetto. Scostando una tenda farà il suo ingresso nella dimensione di un piccolo cinema familiare allestito con schermo e panche dove saranno proiettati tre brevi film di animazione in stop motion: Alavagna; Repertorio X; Registro, in cui avviene una sintesi grafica e pittorica di tutto il lavoro esposto alla Galleria Nuvole. In queste opere filmiche le strutture scultoree si animano insieme ai disegni nero su bianco – cioè la versione grafica delle sculture -, alle foto di sculture e di scheletri di ferro, agli schizzi presenti nei quaderni dove il progetto ha preso forma e l’azione artistica si è compiuta. “Con le radiografie – conclude Console – trovo non solo una differente relazione con le pellicole ma soprattutto dello spazio d’immaginazione che reca la sensazione di scandagliare nei recessi oscuri di quanto abbia realizzato”. 

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