Emergenza rifiuti in Sicilia, Crocetta getta la spugna e chiede aiuto a Renzi: “Poteri speciali o è caos”

Emergenza rifiuti in Sicilia, Crocetta getta la spugna e chiede aiuto a Renzi: “Poteri speciali o è caos”
5 maggio 2016

Senza la proroga di un anno della dichiarazione dello stato di emergenza, chiesta dal governatore Rosario Crocetta al governo nazionale, si rischia di non poter conferire 3000 tonnellate di rifiuti al giorno rispetto alle 6000 prodotte. E’ l’allarme lanciato dallo stesso presidente della Regione che spiega di avere inviato una lettera alla Presidenza del Consiglio, al ministero dell’Ambiente, all’Autorita’ anticorruzione, nella quale rappresenta la “grave situazione” in merito al conferimento dei rifiuti a partire dal primo giugno, cosi’ dal giorno dopo la scandenza dei ‘poteri speciali’ della Regione. Nella nota Crocetta specifica che “sono in corso una serie di interventi per adeguare l’impiantistica regionale destinata al conferimento dei rifiuti, alle norme che regolano la materia”. In particolare, spiega il presidente, sono in corso di completamento impianti di compostaggio, trattamento e valorizzazione mentre per altri impianti si stanno avviando le procedure. Ad oggi e’ stato possibile conferire in alcune discariche, sulla base di specifiche ordinanze della Regione, “ma dal primo giugno non sara’ piu’ possibile utilizzare tali prerogative di legge. Ci si troverebbe di fronte a un paradosso: avere avviato una serie di interventi finalizzati alla messa in esercizio dell’impiantistica necessaria al conferimento e per i ritardi del passato non poterne usufruire, creando per meta’ del territorio siciliano una situazione insopportabile, una vera e propria emergenza sanitaria”.

Per questa ragione la giunta ha deliberato ieri la richiesta di stato di emergenza per un periodo di 6-12 mesi al fine di proseguire l’esercizio delle discariche esistenti nel territorio regionale sulla base di quanto gia’ disposto con le ordinanze del Presidente della Regione siciliana; potenziare la capacita’, entro i limiti di legge, degli impianti di compostaggio in esercizio nel territorio della Regione siciliana; ridurre la tempistica per la realizzazione degli impianti, sopratutto quelli dedicati alla raccolta differenziata, previsti dal “Piano stralcio per l’attuazione degli interventi per l’implementazione impiantistica”; attivare ogni strumento utile per il conferimento dei rifiuti. “In pratica – prosegue Crocetta – con una deroga limitata nel tempo, si potrebbe evitare una situazione disastrosa per i cittadini e adeguare gli impianti alla normativa nazionale ed europea”. Il governo sta inoltre predisponendo una nuova legge sui rifiuti che dovrebbe essere pronta nell’arco di dieci giorni. “Non rivendico alcun potere speciale – dice ancora il presidente – il governo nazionale puo’ affidare l’eventuale commissariamento a chi ritiene piu’ opportuno, ma certamente non e’ responsabilita’ dell’attuale governo regionale la situazione emergenziale determinatasi nelle discariche siciliane se si tiene conto del conflitto sui termovalorizzatori, conclusosi solo alla fine del 2015, dell’assenza di interventi per l’adeguamento degli impianti regionali da parte di tutti i governi precedenti e che solo il nostro governo ha attivato la realizzazione di impianti per il trattamento e il compostaggio, destinando risorse, avviando le gare e i lavori”.

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