Riforma Mes, ora Italia ratifichi senza modifiche

Riforma Mes, ora Italia ratifichi senza modifiche
14 gennaio 2023

L’Eurogruppo si aspetta che l’Italia ratifichi al più presto la riforma del Mes, il “Fondo salva-Stati”, ora che è rimasto l’ultimo paese dell’Eurozona a non averlo fatto (insieme alla Croazia, che però è appena entrata nell’euro), mentre la Germania sta procedendo dopo aver avuto il via libera dalla sua Corte costituzionale federale. E non c’è alcun margine per una rinegoziazione degli emendamenti al Trattato sul Mes, visto che sono già stati ratificati dagli altri paesi; ma la discussione su un miglioramento di questo meccanismo continuerà in futuro, dopo il completamento della ratifica.

Lo hanno precisato fonti qualificate dell’Ue oggi a Bruxelles, in vista della riunione dell’Eurogruppo di lunedì prossimo. “Discuteremo – hanno riferito le fonti – della questione del Mes: la Germania ci aggiornerà sullo stato di avanzamento della sua ratifica della revisione del Trattato sul Mes a seguito della sentenza positiva della Corte costituzionale tedesca, e la Croazia potrebbe dire qualcosa sulla tempistica per la sua ratifica del Trattato, ora che entrerà a far parte dell’Eurozona”. Ma “c’è un paese che deve ancora ratificare il Trattato, ed è l’Italia”.

“Lunedì – hanno ricordato le fonti – il presidente dell’Eurogruppo”, Paschal Donohoe, “è stato a Roma e ha incontrato il suoi omologo Giancarlo Giorgetti; ed è stato a Roma anche il nuovo direttore esecutivo del Mes”, il lussemburghese, Pierre Gramegna, che ieri ha incontrato lo stesso ministro Giorgetti la premier Giorgia Meloni. “Queste discussioni sono state molto costruttive; sembra di capire che il nuovo governo italiano avvierà ora il processo di ratifica, e siamo ottimisti sul fatto che ciò porterà a un esito positivo a tempo debito”, hanno affermato le fonti.

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Quanto alla posizione della premier Meloni, secondo cui l’Italia ratificherà la riforma, ma poi ci sarà comunque la necessità di avere delle correzioni al Mes, le fonti hanno confermato che “gli emendamenti” al Trattato “dovranno essere ratificati così come sono. Non ci sarà – ha puntualizzato – alcuna rinegoziazione degli emendamenti”, che sono stati già ratificati da tutti gli altri paesi membri. La premier italiana, hanno aggiunto le fonti “probabilmente si riferisce alla discussione su come sviluppare il Mes, un tipo di discussione che sostanzialmente è andata avanti per tutto il tempo nel corso degli ultimi due anni. Abbiamo visto idee su come utilizzare questo strumento, è una discussione molto legittima. E ora che c’è un nuovo direttore esecutivo, in realtà, è un momento abbastanza opportuno per chiederci se ci sia qualcosa che potrebbe essere migliorato. Ma non crediamo che questa discussione potrà iniziare prima che la ratifica dei vecchi emendamenti sia completata”, hanno concluso le fonti.

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