RINNOVO PATENTE VIETATO: dopo i 68 anni non puoi più guidare | Con il nuovo CDS piangono milioni di italiani

Rinnovo patente - (pexels) - IlFogliettone.it
Ci sono alcuni limiti che riguardano la patente di guida come le regole per il rinnovo del documento dopo i 65 anni.
La patente di guida è il documento essenziale per chiunque voglia mettersi al volante di un veicolo a motore. Obbligatoria per legge, consente la circolazione su strada solo se in regola con le normative previste dal Codice della Strada. A seconda del tipo di veicolo da condurre, esistono diverse categorie di patente, ognuna delle quali prevede requisiti specifici. Con l’avanzare dell’età, però, cambiano anche le regole per mantenere la validità del documento, soprattutto per chi guida per lavoro.
Nei prossimi anni si assisterà a una svolta tecnologica con l’introduzione della patente in formato digitale. Un’innovazione che renderà più semplice l’accesso ai documenti e il loro controllo, ma che non modificherà le norme relative al possesso e al rinnovo del titolo. La legge continuerà a imporre vincoli precisi per garantire la sicurezza stradale, specialmente per i conducenti in età avanzata che operano nel settore dei trasporti.
Le patenti di guida non sono tutte uguali. Esistono varie categorie, ognuna destinata a una specifica tipologia di veicolo. La patente A riguarda le moto, la B le auto e i ciclomotori leggeri. Le patenti C e D, invece, sono riservate a chi guida veicoli pesanti per il trasporto merci o persone, come camion e autobus. Queste ultime rientrano nella cosiddetta guida professionale e, proprio per la loro natura, sono soggette a regole più stringenti con l’avanzare dell’età.
Il Codice della Strada prevede un tetto massimo di età oltre il quale non è più consentito rinnovare le patenti C e D. Fino a qualche anno fa, questo limite era fissato a 65 anni. Tuttavia, con l’introduzione di nuove norme, la soglia è stata alzata a 68 anni, pur con l’obbligo di rinnovo annuale e di visite mediche più approfondite. Oltre tale età, non è più possibile condurre mezzi destinati al trasporto professionale.
Cosa prevede l’articolo 115 del Codice della Strada
A disciplinare queste disposizioni è l’articolo 115 del Codice della Strada. Qui viene specificato che, dopo i 68 anni, non è più consentito guidare camion, autotreni, autoarticolati e tutti quei mezzi con massa superiore a 20 tonnellate o adibiti al trasporto di persone. Questa regola ha lo scopo di tutelare la sicurezza pubblica, considerato l’aumento del rischio alla guida associato all’invecchiamento.
Per i conducenti che hanno superato i 65 anni ma non ancora i 68, la patente C o D non scade con la consueta frequenza ma va rinnovata ogni anno. La procedura è più complessa rispetto a quella standard e richiede una visita medica specialistica, finalizzata ad accertare l’idoneità fisica e psichica del conducente. Il costo della visita è a carico del richiedente, come previsto dalla normativa vigente.

Una misura di sicurezza e responsabilità
Il rinnovo annuale, così come il limite massimo d’età, non va visto come una penalizzazione, ma come una misura di responsabilità nei confronti degli altri utenti della strada. Guidare veicoli di grandi dimensioni e trasportare persone o merci è un compito che richiede massima attenzione, prontezza e capacità fisica. Per questo, è fondamentale garantire che chi si mette al volante sia in piena forma.
Se da un lato l’esperienza maturata negli anni è una risorsa preziosa per i conducenti, dall’altro è necessario fare i conti con i limiti fisiologici imposti dall’età. La legge cerca quindi di trovare un equilibrio tra il diritto di continuare a lavorare e la necessità di garantire la massima sicurezza sulle strade. Un principio che diventerà sempre più centrale con l’invecchiamento della popolazione attiva.