Roma, è scontro Raggi-opposizione sui rifiuti. Nel mirino l’assessore all’Ambiente “milioncino”

Roma, è scontro Raggi-opposizione sui rifiuti. Nel mirino l’assessore all’Ambiente “milioncino”
1 agosto 2016

Le Linee guida della Giunta Raggi arrivano oggi in Assemblea capitolina e scatta la frizione tra la presidenza rigorosa condotta dal M5S Marcello De Vito e la capogruppo del Pd Michela Di Biase. Il Pd chiede che in aula Giulio Cesare si discuta subito del caos rifiuti, e della presunta incompatibilità dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro chiamata chiamata a scherno “milioncino” con il suo attuale incarico, a partire dall’entità e dall’origine delle sue consulenze precedenti. De Vito, nonostante le vivaci rimostranze della Di Biase, tira dritto e rimanda ad altra seduta un eventuale approfondimento: l’aula spiega il presidente, no è il luogo i cui “ogni consigliere pensa di fare quello che vuole a seconda delle sue esigenze politiche del giorno, cosa a cui chiaramente non si può far luogo. Ripartiamo dal rispetto delle regole”. Raggi, tailleur bianco, sguardo fisso sul foglio, tira dritto per due ore e mezzo a leggere le 45 pagine della delibera, da più di una settimana già online. Poche pause per bere, e, a 10 pagine dalla chiusura, per salutare suo figlio arrivato con lei a Palazzo Senatorio e ritirato dalla nonna in tarda mattinata. Nelle Linee Guida c’è la ricetta di sindaca e Giunta per “riconsegnare ai romani la fiducia nel prossimo, nella propria amministrazione cittadina e nel futuro”, come “condizione indispensabile per sviluppare benessere”. Scuola, trasporti e cultura sono tra i punti fondamentali del programma. Prevista una riforma generale del trasporto pubblico, con nuovo piano industriale Atac, analisi dei flussi di traffico, semafori intelligenti, piste ciclabili, più telelavoro, incentivi alla “mobilità scolastica alternativa” e un “piano integrato” del trasporto per le scuole.

Rimanendo in tema scuole, il documento preannuncia un “programma straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici” e un “programma di educazione ambientale”. Altri elementi contenuti nelle linee guida: cabina di regia sui fondi comunitari per una “gestione trasparente delle risorse disponibili”, in modo da “migliorare l’efficacia degli interventi”. Sostanziale revisione del settore appalti, con trasparenza totale, riorganizzazione degli uffici e priorità a una “programmazione capillare dei lavori urgenti di competenza capitolina, quali illuminazione e rifacimento marciapiedi”. Sui rifiuti, tema caldo della giornata, le Linee guida di Raggi si propongono di introdurre un governo più stringente della dirigenza Ama. “E’ necessario intervenire con un programma di efficientamento prevedendo l’adozione ed introduzione di un modello organizzativo di compliance a cui si devono attenere Dirigenti e Quadri e Funzionari aziendali – ha spiegato Raggi illustrando il documento -, ove per compliance si intende la verifica di conformità del modello organizzativo a leggi, norme, regolamenti (esterni ed interni), contratto di servizio con Roma Capitale, carichi di lavoro, etc. nella erogazione dei servizi”. Il passaggio su “Malagrotta chiusa il 1 ottobre 2013” che “attualmente necessita di messa in sicurezza e post gestione per i prossimi trent’anni da parte del Gestore, i cui oneri post gestione sono già saldati con la tariffa dei rifiuti” strappa l’applauso del pubblico in Aula Giulio Cesare, ma non convince l’opposizione.

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L’ex candidato sindaco del Pd Roberto Giachetti le archivia come “un testo vuoto, che manca di concretezza e dell’indicazione di specifiche azioni da mettere in campo”. De Priamo di Fdi, che ha annunciato di voler presentare una vera e propria mozione di sfiducia contro l’assessore Muraro, accusa il M5S tradire la linea storica dei “rifiuti zero”: “non si capisce la vostra posizione sul tema degli ecodistretti: da un lato criticate il ricorso a camion che portano rifuti in altre regioni ma da un altro lato non spiegate quale sia la vostra proposta per chiudere il ciclo dei rifiuti: ci sono quindi grandi contraddizioni”. Stefano Fassina, rappresentante di Sinistra italiana, costatando l’assenza della sindaca Raggi dall’Aula Giulio Cesare, innesca una nuova frizione presidenza-opposizioni che provoca una sospensione dei lavori per permettere alal sindac di tornare ad ascoltare le repliche dal suo scranno. Quando Raggi rientra, interviene sostenendo che “l’assessore Paola Muraro ha poca credibilità nel fornire quella discontinuità rispetto al tema dei rifiuti richiesta dalle Linee guida”.

Fassina chiede alla Giunta di chiarire se “Ama sarà condannata alla marginalità o potrà procedere in quella discontinuità che occorre al ciclo dei rifiuti”. “Speriamo di fare questa discussione nella seduta apposita richiesta da alcuni consiglieri”, ha aggiunto Fassina, ricordando che con oltre 10 colleghi ha chiesto che una seduta straordinaria di Consiglio venga dedicata a questi temi giovedì o venerdì. Nella mattinata di mercoledì, quando i capigruppo dell’Assemblea capitolina si riuniranno ancora, prima della seduta che concluderà, prevedibilmente, l’esame delle Linee Guida, si chiarirà se il M5S accetterà di discutere in Aula Giulio Cesare il complesso dossier Muraro. Da Twitter Raggi, nel pomeriggio, ha appoggiato la versione della storia ribadita sul blog di Beppe Grillo dall stessa Muraro, smentendo i runour che la volevano dimissionaria: “Credevano che avremmo subito passivamente i loro attacchi. #OperazioneTrasparenza. Ripuliamo Roma, in tutti i sensi”, scrive la sindaca. E anche il chiarimento in Aula di tutt la vicenda sembra, così, rimandato a data da destinarsi.

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