Russia assume presidenza Consiglio sicurezza Onu, Kiev: “Stato terrorista”

Russia assume presidenza Consiglio sicurezza Onu, Kiev: “Stato terrorista”
Il capo del Cremlino, Vladimir Putin
2 aprile 2023

La Russia assume la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un mese. Mosca, che è uno dei cinque membri permanenti del Consiglio Onu, con diritto di veto, rileva l’incarico dal Mozambico. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto l’agenda della Russia all’Onu come “movimentata”. Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha in programma di presiedere un dibattito aperto ad alto livello del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul “multilateralismo effettivo” e sulla protezione dei principi stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite.

Il 25 aprile è previsto un dibattito sul processo di pace in Medio Oriente. Altri temi all’ordine del giorno dell’agenda russa includono l’evacuazione dei bambini ucraini dalla zona di conflitto e le sospette violazioni degli accordi di esportazione di materiale militare. Il cambio alla presidenza crea qualche malumore nell’ambito della comunità internazionale soprattutto a causa della guerra ancora in corso in Ucraina per la quale la Russia è considerata paese “aggressore”. 

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’inizio della presidenza della Federazione Russa al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dimostra il “completo fallimento di tali istituzioni”. “Purtroppo abbiamo anche notizie ovviamente assurde e distruttive. Oggi uno stato terrorista ha cominciato a presiedere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ieri l’esercito russo ha ucciso un altro bambino ucraino, un bambino di cinque mesi, si chiamava Danylo”, ha commentato.

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Anche il ministro degli esteri estone Urmas Reinsalu ha fortemente criticato l’inizio della presidenza russa al Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Purtroppo non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto”, ha scritto “e questo avviene mentre, ormai da un anno, un’invasione su larga scala all’Ucraina con gravi violazioni del diritto internazionale e dei principi della carta dell’Onu”. “L’Ucraina”, ha concluso il ministro, “vincerà e la Russia dovrà rendere conto alla giustizia di tutti i crimini commessi”. 

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