Salvini attacca Napolitano: “Sia processato”. Istituzioni e sinistre lo difendono

Salvini attacca Napolitano: “Sia processato”. Istituzioni e sinistre lo difendono
3 agosto 2017

Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano respinge le ricostruzioni secondo cui fu lui a premere per l’intervento in Libia nel 2011 e il segretario della Lega Nord Matteo Salvini chiede che sia “processato”, scatenando la polemica politica. Questa mattina, in una intervista a ‘La Repubblica’, Napolitano ha respinto la visione “ridicolmente distorta” sostenuta da esponenti del centrodestra e del M5s secondo cui sarebbe stato lui a scegliere di appoggiare la missione militare francese, decisa da Nicolas Sarkozy. “Dire che il governo fosse contrario e cedette alle pressioni del Capo dello Stato in asse con Sarkozy, non corrisponde alla realtà”, ricorda l’allora presidente della Repubblica, riconoscendo però che nella consultazione informale che si tenne, “potemmo tutti renderci conto della riluttanza del presidente Berlusconi a partecipare all’intervento Onu in Libia”. Però “non poteva che decidere il governo in armonia con il Parlamento, che approvò con schiacciante maggioranza due risoluzioni gemelle alla Camera e al Senato, con l’adesione anche dell’allora opposizione di centrosinistra”. Parole che innescano il durissimo attacco, via Twitter, di Salvini. “Napolitano non dovrebbe essere intervistato, pagato e scortato, dovrebbe essere processato”, scrive il leader del Carroccio. A Napolitano arriva la solidarietà delle maggiori cariche istituzionali: dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dalla presidente della Camera Laura Boldrini, che parla di “metodo insopportabile e spregevole”, da quello del Senato Pietro Grasso, per il quale le parole di Salvini non sono “degne di nessuna considerazione”.

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A difendere l’ex capo dello Stato sono poi tutte le forze del centrosinistra, a partire dal Pd, con il vicesegretario Maurizio Martina che parla di “Barbarie” e di “parole vergognose”. Solidarietà a Napolitano arriva anche da Alternativa popolare Mdp e Sinistra italiana. Il centrodestra, invece, conferma il giudizio negativo sull’operato del presidente emerito. “Fu – accusa Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia – un presidente interventista ben oltre i limiti della Costituzione. Le sue scelte hanno provocato all’Italia i guai dell’austerity e dell’invasione dei migranti: si assuma le sue responsabilità e chieda finalmente scusa agli italiani”. E Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni, parla di “vergognosa mistificazione della realtà da parte di Napolitano sul folle attacco alla Libia di Gheddafi nel 2011”. Critico anche il Movimento 5 stelle, con il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. “In queste ore – scrive in un post su Facebook – leggo di un ridicolo scaricabarile tra l’ex presidente della Repubblica Napolitano e l’ex presidente del Consiglio Berlusconi sulle responsabilità dell’intervento militare in Libia. L’unica certezza è che per le loro scelte scellerate a pagare sono stati un’altra volta gli italiani”. In serata, in una nota, Napolitano ha rigraziato per la solidarietà davanti ai “grossolani e inauditi attacchi” che sono “fondati su spudorate falsificazioni dei fatti”.

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