Sbarca in Italia “penna” per autosomministrazione farmaco

Sbarca in Italia “penna” per autosomministrazione farmaco
15 settembre 2020

È disponibile in Italia la nuova `penna` pre-riempita per l`autosomministrazione di benralizumab, farmaco biologico indicato come trattamento per i pazienti adulti con asma grave eosinofilico non adeguatamente controllato malgrado l`impiego di corticosteroidi per inalazione (ICS) a dosi elevate e beta-agonisti a lunga durata d’azione (LABA). Il nuovo dispositivo sviluppato da AstraZeneca, semplifica la somministrazione della terapia sia per i medici che per i pazienti, che adesso potranno quindi beneficiare di un device sicuro e di ancor più facile utilizzo, rispetto alla già disponibile siringa pre-riempita. La nuova penna pre-riempita permette di migliorare l`aderenza e di mantenere il controllo dell`asma anche in autosomministrazione, senza dover necessariamente recarsi in un centro ospedaliero per effettuare l`iniezione e ciò consentirà ai pazienti di risparmiare tempo limitando i propri spostamenti verso le strutture sanitarie, un valore aggiunto in questo particolare momento di post emergenza COVID-19 durante il quale è ancora necessario contenere la diffusione del virus in vista dell`autunno.

“La disponibilità della penna per l`autosomministrazione di benralizumab rappresenta un ulteriore importante passo in avanti per i pazienti affetti da asma grave eosinofilico, per gli specialisti e per il Servizio sanitario nazionale stesso – spiega Nicola Scichilone, Responsabile dell`U. O. di Pneumologia del Policlinico “Giaccone” di Palermo e Docente di Malattie dell`Apparato Respiratorio all`Università di Palermo – oggi abbiamo a disposizione un nuovo strumento che contribuisce a migliorare ulteriormente l`assistenza terapeutica e la qualità di vita dei pazienti, facilitando il controllo del medico nell`implementazione della terapia e aumentando l`aderenza al trattamento che prevede la somministrazione del farmaco una volta ogni quattro settimane per le prime tre dosi, e successivamente una volta ogni otto settimane”. La disponibilità del nuovo dispositivo, inoltre, arriva in un momento in cui presidi ospedalieri e ambulatoriali del Servizio sanitario nazionale stanno ancora affrontando l`accumulo di ritardi delle prestazioni sanitarie causato dall`emergenza COVID-19 e rappresenta quindi un ulteriore mezzo a disposizione degli operatori sanitari per gestire in modo sicuro l`assistenza dei pazienti. Gli specialisti hanno infatti l`opportunità di selezionare con maggiore tranquillità i pazienti da candidare all`autosomministrazione e di continuare a seguire assiduamente, con visite in presenza, solo quelli più complicati. In questo modo, non solo è possibile ridurre le liste d`attesa, ma anche la presenza `fisica` dei pazienti nei centri, limitando contatti e assembramenti nelle strutture ospedaliere e contribuendo in maniera positiva alla fase di ripresa post emergenza sanitaria.

“L`aderenza alla terapia è un aspetto fondamentale del percorso di cura dei pazienti e, senza di essa, non si può pensare di ottenere un miglioramento dei sintomi e di conseguenza della propria qualità di vita – commenta Laura Mastrorillo, Presidente Federasma e Allergie Onlus – . Una delle problematiche più diffuse che abbiamo riscontrato nel periodo dell`emergenza COVID-19 è stata proprio la difficoltà nella somministrazione dei farmaci, a causa dei timori e dei disagi nel recarsi presso gli ospedali. Questo ha provocato in molti casi la sospensione delle cure da parte dei pazienti e mai come in questo momento è quindi utile avere a disposizione strumenti che, come questo device di auto-somministrazione, siano in grado di agevolare una migliore gestione della terapia e dell`assistenza da parte dello specialista, favorendo la continuità terapeutica in totale sicurezza”. Il nuovo dispositivo per l`autosomministrazione di benralizumab era stato approvato dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell`Agenzia Europea dei medicinali (EMA) lo scorso giugno 2019 grazie ai risultati positivi degli studi di Fase III GREGALE e GRECO, e dello studio di Fase I AMES. I dati sulla sicurezza e sulla tollerabilità di benralizumab emersi in questi studi si erano inoltre dimostrati coerenti con il profilo già noto del farmaco.

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