Schiaffo colossale a Trump: il Canada Dice no all’annessione e incorona Mark Carney
In un voto storico che ha mandato un messaggio chiaro al mondo, il Canada ha respinto le pressioni intimidatorie di Donald Trump e ha scelto Mark Carney come nuovo leader del Paese. Con una rimonta strabiliante di 24 punti nei sondaggi, il Partito Liberale ha sconfitto i conservatori di Pierre Poilievre, trasformando queste elezioni in un referendum sulla sovranità nazionale e sul rispetto internazionale.
24 punti di vantaggio, la rimonta storica di Carneycon
Fino a pochi mesi fa, nessuno avrebbe scommesso su Mark Carney. Ex banchiere centrale, debuttante assoluto nella politica, è diventato il simbolo della resistenza contro l’“imperialismo trumpiano”.
Con il 43,5% dei voti contro il 41,4% dei conservatori, Carney ha guidato una rimonta epica, conquistando 168 seggi su 343 (a un passo dalla maggioranza assoluta). La sua promessa? Combattere i dazi punitivi e difendere la dignità canadese.
“Il Canada non sarà mai il 51° stato americano”
Nel suo primo discorso da premier, Carney non ha usato mezzi termini: “Il presidente Trump vuole spezzarci per possederci, ma questo non accadrà mai”. Con toni decisi, ha promesso di ridurre la dipendenza economica dagli Stati Uniti e di rafforzare i legami con Europa, Regno Unito e altre nazioni. “Non visiterò Washington finché non ci sarà rispetto per la nostra sovranità”, ha dichiarato, lanciando un ultimatum chiaro a Trump.
Poilievre affonda: leader conservatore perde anche il proprio seggio
Pierre Poilievre, il cui destino sembrava legato a quello di Trump, esce a testa bassa da questa tornata elettorale. Non solo ha perso la leadership del Paese, ma rischia persino di restare fuori dal Parlamento, essendo rimasto indietro nel suo collegio in Ontario. Durante la campagna, Poilievre aveva cercato disperatamente di prendere le distanze da Trump, arrivando a chiedergli pubblicamente di “starsene fuori” dalle elezioni canadesi. Ma ormai era troppo tardi: gli elettori lo hanno associato alle minacce americane.
Trump: “I canadesi hanno scelto l’auto-eutanasia”
Donald Trump non ha preso bene la sconfitta. Attraverso Truth, il social network da lui fondato, ha condiviso un commento sarcastico: “Canadesi, avete davvero votato per l’auto-eutanasia per fare un dispetto a me? Davvero?”. Una reazione che riflette la frustrazione dell’ex presidente americano, il cui tentativo di influenzare il voto si è trasformato in un boomerang politico.
Europa esulta, Cina resta fredda
La vittoria di Carney è stata accolta con entusiasmo in Europa. Ursula von der Leyen ha parlato di “valori democratici condivisi”, mentre Emmanuel Macron ha lodato lo slogan della campagna di Carney: “Elbow to Elbow!” (gomito a gomito), un richiamo alla resilienza nazionale. Più cauta la Cina, che ha limitato il proprio commento a un generico invito a sviluppare relazioni bilaterali, senza esprimere congratulazioni formali.
Dazi, sovranità e legami con l’Europa
Questo voto rappresenta un punto di svolta per il Canada. Carney ha già annunciato che il Paese si preparerà a “trionfare” nella guerra commerciale con gli Stati Uniti, diversificando i partner economici e approfondendo i legami con l’Europa. Nel frattempo, il premier ha promesso di guidare il Paese con un messaggio di unità: “Dobbiamo guardarci le spalle e prenderci cura gli uni degli altri”.
La vittoria di Mark Carney non è solo una questione interna al Canada. È un colpo durissimo all’arroganza di Trump e un monito per chiunque pensi di poter calpestare la sovranità di una nazione. Oggi, il Canada è più unito che mai, pronto a difendere la propria identità e a rinegoziare i rapporti con gli Stati Uniti su basi di mutuo rispetto. Un esempio che il mondo intero farebbe bene a osservare.