Scuola, accordo Miur-sindacati su mobilità 2017/2018. Gilda non firma

Scuola, accordo Miur-sindacati su mobilità 2017/2018. Gilda non firma
29 dicembre 2016

Intesa raggiunta, tra Ministero dell’Istruzione e sindacati, sulla mobilità del personale scolastico per il 2017/2018. Lo rendono noto Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal. Con l’accordo, dicono in una nota congiunta, “vengono sciolti i nodi politici che hanno condizionato finora l’avvio di una vera trattativa sulla mobilità del personale scolastico per il 2017/2018”. Le organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto “che attesta un cambio di metodo coerente con l’accordo firmato lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati per la ripresa di corrette relazioni sindacali e un riequilibrio del rapporto tra leggi e contrattazione a favore di quest’ultima”. Gli elementi dell’accordo, si legge nella nota, “sono il frutto di un meticoloso lavoro di mediazione favorito anche dall’atteggiamento di attenzione e apertura al dialogo assunto dalla ministra Fedeli a partire dall’incontro del 22 dicembre”.

L’ACCORDO Questi gli elementi dell’accordo raggiunto oggi: tutti potranno presentare liberamente domanda di mobilità scegliendo tra scuola, ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale; saranno revisionate le tabelle dei punteggi per valorizzare l’esperienza e il servizio pre-ruolo e in altro ruolo prestato nella scuola statale; il passaggio da titolarità di ambito a titolarità di scuola, fondato su principi di imparzialità e trasparenza, sarà regolamentato in un parallelo specifico percorso di contrattazione; il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale (da riequilibrare nei successivi contratti). “I contenuti dell’intesa – si legge nella nota – consentono di riprendere a brevissima scadenza la trattativa per definire in modo articolato il nuovo Ccni sulla mobilità e danno una prima risposta concreta all’esigenza di correggere l’impatto negativo in sede di applicazione di taluni aspetti della legge 107 che hanno creato profondo disagio tra il personale della scuola. Molte altre questioni dovranno trovare soluzioni attraverso il confronto sull’attuazione delle deleghe previste dalla stessa legge e con l’avvio del negoziato per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in continuità con quanto sottoscritto a Palazzo Vidoni il 30 novembre” concludono i sindacati.

Leggi anche:
Istat: disoccupazione marzo giù al 7,2%, ai minimi da 16 anni

GILDA NON FIRMA La Gilda non ha firmato l’intesa politica sulla mobilità. La vice coordinatrice Maria Domenica Di Patre spiega che la Gilda “riconosce e apprezza il lavoro delle delegazioni e l’impegno e la disponibilità della ministra che hanno permesso una svolta nelle relazioni sindacali” ma “ritiene che pur in presenza di aperture quali la deroga al vincolo triennale per tutti e la possibilità di esprimere alcune preferenze su scuola per tutti, non si possa accettare che la maggior parte dei docenti venga collocata negli ambiti territoriali e sottoposta alla individuazione per competenze ovvero alla chiamata diretta”. “La nostra delegazione – aggiunge Di Patre – ha proposto che venga allegata al Ccni mobilità per il 2017/18 una tabella di valutazione specifica per l’assegnazione dei docenti dall’ambito alla scuola, in maniera da poter eliminare qualsiasi discrezionalità da parte dei dirigenti scolastici e in questo senso darà il proprio contributo nel tavolo contrattuale. Non essendo stata recepita questa proposta, la Gilda per coerenza con le battaglie sostenute contro la legge 107/2015 ha deciso di non siglare l’intesa politica”.

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti