Sequestrata la Mare Jonio, i migranti sbarcano. Salvini: la nave fa traffico di esseri umani

20 marzo 2019

Notificato un decreto di sequestro probatorio della nave ‘Mare Jonio’ della ong Mediterranea dalle Guardia di finanza in qualita’ di polizia giudiziaria. Il provvedimento entro 48 ore dovra’ essere confermato dalla procura di Agrigento. La nave con 48 migranti a bordo e’ attraccata ieri alle 19.00 in porto ed è subito scattato l’ordine di sbarco dopo oltre dodici ore di attesa a ridosso dell’isola. La procura diretta da Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a carico di ignoti.

 “Liberte’... liberte’…” hanno urlano in coro i migranti a bordo della Mare Jonio appena ormeggiata nel molo commerciale di Lampedusa. Sono scesi dalla Mare Jonio i naufraghi tra qualche applauso della gente accorsa nel molo di Lampedusa: il primo è stato un minore africano avvolto da una sciarpa bianca. I naufraghi vengono avvolti nelle coperte termiche: due gruppi salgono su altrettanti mezzi della polizia, un terzo in una ambulanza; vengono portati nel centro di accoglienza in contrada Imbriacola.

“Ringrazio per l’impegno e la professionalita’ le donne e gli uomini di Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini -. Hanno permesso di ottenere questo risultato positivo per il rispetto della legge e della sicurezza nazionale”. “Ho informazioni, faccio il ministro – ha aggiunto -: e’ certo che questa imbarcazione non abbia soccorso naufraghi che rischiavano di affogare ma sia inserita in un traffico di esseri umani, organizzato, concordato e programmato”. Salvini ha scatenato un’offensiva a tutto campo, facendo approvare in tutta fretta una direttiva contro i soccorritori che ledono la “sicurezza dello Stato italiano” favorendo “l’ingresso illegale di immigrati sul territorio nazionale”.

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In mattinata ha riunito un “tavolo permanente” per valutare l’operato della nave di Mediterranea, che ha pronunciato un verdetto di ‘colpevolezza’ ed un elenco di tutte le irregolarita’ che sarebbero state commesse dai responsabili della nave: non c’era, ha spiegato Salvini, “pericolo di affondamento ne’ rischio di vita per persone a bordo, nessun mare in tempesta”; e ha aggiunto: “ignorate le indicazioni della Guardia Costiera libica che stava per intervenire, scelta di navigare verso l’Italia e non Libia o Tunisia, mettendo a rischio la vita di chi c’e’ a bordo, ma soprattutto disobbedienza alla richiesta di non entrare nelle acque italiane. Se un cittadino forza un posto di blocco stradale di Polizia o Carabinieri, viene arrestato. Conto che questo accada”.

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