Variazione di bilancio, mancano 50 milioni. Anzi no, arriveranno. E’ bagarre in Aula

Variazione di bilancio, mancano 50 milioni. Anzi no, arriveranno. E’ bagarre in Aula
29 giugno 2016

parlamento sicilianoTensioni all’Ars, tanto da costringere il presidente di turno Antonio Venturino a sospendere la seduta dov’e’ stata incardinata la manovra di variazione del bilancio di previsione per il 2016. Le opposizioni hanno levato gli scudi contro il seguito dell’esame del provvedimento perche’ a copertura della manovra mancano 50 milioni che dovrebbero essere incassati a saldo del rapporto tra tributi Irap che spettano alla Sicilia e quanto invece la Regione deve a titolo di compartecipazione al fondo sanitario nazionale. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia, ha chiesto il rinvio del disegno di legge alle commissioni di merito.

“Avevamo una partita di 550 milioni di euro per dare soldi a forestali, Pip, Comuni, precari, se approviamo questa manovra adesso dobbiamo applicare tagli orizzontali a queste categorie”. Proteste da parte dei deputati di Forza Italia. Forti contrasti tra il presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo, che si e’ fortemente opposto al ritorno del ddl nelle commissioni di merito e il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo Figuccia. Per l’azzurro Antonio Rinaldi “ci sono nell’attuale manovra elaborata in commissione, tabelle diverse rispetto a quelle approvate dalle commissioni di merito, e’ giusto dunque che il testo ritorni all’esame delel stesse commissioni”. E così il parlamento siciliano ha respinto con 26 voti favorevoli, 26 voti contrari e un astenuto il rinvio del ddl alle commissioni.

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“Scopriamo ora – ha detto Figuccia – che i fondi che lo Stato trasferira’ alla Sicilia sono 500 milioni e non 550. Visto che il governo Crocetta e la sua maggioranza non hanno voluto rimandare in commissione la legge di variazione del bilancio, si dia priorita’ nella spesa e nella dotazione dei capitoli di bilancio per il pagamento degli stipendi dei precari, dei Pip, del personale Esa e di tutte quelle categorie che aspettano da mesi gli emolumenti che gli sono dovuti. Non e’ pensabile che stante la riduzione del trasferimento statale si facciano tagli orizzontali penalizzando ancora una volta quei lavoratori che a vario titolo finora hanno pagato le conseguenze di un bilancio regionale con un buco enorme. Del resto gli effetti di questo accordo pessimo tra Stato e Regione sono sotto gli occhi di tutti”.

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei (foto), ha tentato di placare gli animi e ha spiegato: “I 50 milioni al momento mancano, ma solo perche’ saranno ricalcolati nel saldo tra le entrate tributarie Irpef che spettano alla Sicilia e la quota di compartecipazione al fondo sanitario nazionale. Arriveranno pero’ in via amministrativa e ci sara comunque una manovra di assestamento a metà luglio, dopo che la Corte dei Conti avrà parificato il bilancio”. In ogni caso, per il titolare dell’Economia, “non ci sono tagli e non ce ne saranno, abbiamo solo scongelato, con questa manovra i 500 milioni, perche’ abbiamo urgenza di fare i pagamenti. Non abbiamo previsto alcun taglio”.

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