Sicilia, flop spesa dei fondi europei. L’amministrazione: è colpa della politica

Sicilia, flop spesa dei fondi europei. L’amministrazione: è colpa della politica
13 gennaio 2016

I fondi europei sono finiti sotto la lente di ingrandimento della Commissionbe Ue del aprlamento siciliano. Ed emerge che dall’accertamento che ha portato alla cancellazione di parte dei residui attivi, crediti ritenuti inesigibili dall’amministrazione, la Regione ha eliminato anche alcuni fondi che doveva ricevere dall’Unione europea e che Bruxelles non aveva ancora versato alle casse pubbliche. A svelare il particolare è stato il dirigente del dipartimento Programmazione della Regione, Vincenzo Falgares, durante l’audizione in commissione. Falgares ha risposto a una precisa domanda del deputato del Mpa, Roberto Di Mauro, che ha chiesto se tra le partite cancellate dalla manovra fatta dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei e più volte caldeggiata dalla Corte dei Conti, ci fossero anche fondi comunitari. “Sicuramente alcuni fondi del vecchio Por 2000-2006”, ha affermato il dirigente senza quantificare la somme.

E se il rush finale della certificazione della spesa Ue è fallito a fine anno, la colpa sta in alcune scelte, prese o imposte, come il tempo dedicato all’accertamento dei residui attivi (i crediti inesigibili cancellati da Baccei), che ha tenuto tutto fermo per circa 4 mesi, al ricorso all’esercizio provvisorio, quindi al blocco dei pagamenti che ha frenato la certificazione al 31 dicembre del 2015. Mentre andando più a ritroso, Falgares, ha ricordato che dall’inizio del fondo 2007-2013 “sono cambiati tre presidenti di Regione, sei autorità di gestione e non so quanti assessori e dirigenti”. Insomma, per Falgares, che in commissione Ue dell’Ars ha fornito le cifre del Fesr, le zavorre sono tante, alcune insite negli ingranaggi dell’apparto burocratico, altre nella politiche, altre ancora nella carenza di professionalità e competenze adeguate a districarsi nel complesso meccanismo dei fondi comunitari.

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Poi il dirigente dell’amministrazione ha lanciato l’allarme: “La Regione ha certamente delle responsabilità nei ritardi della spesa dei fondi Ue ma qui il problema dei problemi è l’intera organizzazione del sistema Sicilia, comuni inclusi: dal monitoraggio ai controlli, al sistema informatico. E poi la questione del personale: 4.800 regionali andranno in pensione, 800 i dirigenti che andranno via, nei comuni spesso non c’è personale qualificato e formato nella materia. L’amministrazione è veramente in grande difficoltà, da qui al 2017 il mio dipartimento si svuoterà, rimarrò solo”.

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