Sicurezza sul lavoro, patto governo-sindacati per la strategia nazionale. Meloni: partiamo da formazione
Dopo oltre quattro ore di confronto, si è concluso a Palazzo Chigi l’incontro tra governo e sindacati sul tema della salute e sicurezza sul lavoro, un dossier cruciale per l’economia italiana, segnata da oltre 500mila infortuni annui e un impatto significativo su produttività e costi sociali. Presieduto dalla premier Giorgia Meloni, il tavolo ha segnato un’apertura al dialogo, con l’obiettivo di definire una strategia nazionale che coinvolga istituzioni, sindacati e imprese. “Un passo positivo”, ha commentato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Tommaso Foti, lasciando Palazzo Chigi.
Un’alleanza per la sicurezza: le proposte sindacali
Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, ha definito l’incontro “una svolta nelle relazioni con il governo”. Al centro, la proposta di un patto di responsabilità che integri sicurezza, salari, produttività e formazione. I sindacati hanno accolto con favore l’impegno del governo a rivedere le norme sui subappalti, considerate un nodo critico per la sicurezza, soprattutto nelle piccole imprese e tra i lavoratori precari. “Una strategia di lungo periodo è ciò che serve”, ha aggiunto Fumarola, sottolineando la necessità di un approccio sistemico.
Maurizio Landini, leader Cgil, ha espresso prudenza: “C’è disponibilità, ma contano i fatti”. Tra le richieste sindacali, l’abolizione del subappalto a cascata, la responsabilità diretta del committente e una revisione della patente a crediti, da estendere a tutti i settori, inclusa l’agricoltura. Landini ha puntato i riflettori sul contrasto al caporalato e sullo sfruttamento, proponendo il superamento della legge Bossi-Fini e maggiori tutele per gli infortunati. “La precarietà è il cuore del problema: la maggior parte delle morti avviene in contesti di subappalto”, ha dichiarato.
L’impegno del governo: risorse e incentivi
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato un’agenda serrata: “A breve incontreremo le associazioni datoriali, anche in tavoli congiunti”. Il governo punta a rafforzare la patente a crediti, ampliandola ad altri settori, e a contrastare il lavoro sommerso e il caporalato, fenomeni che pesano sull’economia legale. Calderone ha definito il clima “collaborativo”, con un focus su misure che incentivino le imprese virtuose. Meloni, nel suo intervento, ha richiamato l’urgenza di agire, citando il presidente Mattarella: “Gli incidenti sul lavoro non tollerano indifferenza”.
Ha illustrato interventi già avviati, come l’assunzione di 1600 ispettori del lavoro, l’introduzione della patente a crediti per l’edilizia e sanzioni più severe per lo sfruttamento lavorativo. Sul fronte economico, il governo ha stanziato 650 milioni di euro con Inail, che, insieme ai 600 milioni dei bandi Isi 2024, portano a 1,2 miliardi le risorse per sicurezza e prevenzione. Questi fondi finanzieranno formazione, incentivi alle imprese e campagne di sensibilizzazione.
Formazione e bonus-malus: le leve economiche
Tra le misure proposte, spicca il rafforzamento della formazione per lavoratori e datori di lavoro, con finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali, mirati a settori ad alto rischio come edilizia e logistica. Il governo intende potenziare il meccanismo bonus-malus Inail, premiando le aziende che investono in prevenzione con sconti sui premi assicurativi. In agricoltura, si valuta una revisione delle tariffe Inail e incentivi per le imprese che aderiscono alla rete agricola di qualità. Un focus particolare è riservato alle scuole, con la copertura assicurativa Inail resa strutturale per studenti e personale e l’introduzione di laboratori sulla sicurezza nei percorsi di educazione civica.
“Investire in formazione significa ridurre i costi degli infortuni a lungo termine”, ha sottolineato Meloni. Per facilitare il confronto con le parti sociali, Meloni ha nominato Stefano Caldoro, ex presidente della Campania e leader del Nuovo Psi, come Consigliere per i rapporti con sindacati e associazioni datoriali. Caldoro coordinerà le relazioni su temi economici e sociali, preparando i futuri tavoli tecnici.
Prospettive: un’alleanza per la crescita sostenibile
“L’obiettivo è un’alleanza che metta la sicurezza al primo posto”, ha concluso Meloni, aprendo alle proposte di sindacati e imprese. Il governo punta a un modello che combini prevenzione, incentivi economici e contrasto all’illegalità, con ricadute positive su competitività e occupazione. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità di tradurre gli impegni in misure concrete, come richiesto dai sindacati. Il prossimo passo sarà il confronto con le imprese, atteso a breve, per definire un piano condiviso che rilanci la sicurezza come motore di crescita responsabile: analisi economica, subappalti, impatto economico, caporalato più focus su costi.