Sondaggi europee: avanzano sovranisti, Lega secondo partito

Sondaggi europee: avanzano sovranisti, Lega secondo partito
18 febbraio 2019

Il Parlamento europeo ha pubblicato una prima serie di proiezioni sulla composizione dell’Emiciclo nella prossima legislatura, dopo le elezioni europee di maggio, sulla base dei dati di sondaggi nazionali, raccolti fino ad inizio febbraio 2019. Secondo i sondaggi, il Ppe (183 seggi) e il gruppo S&d dei Socialisti e Democratici (135 seggi) perderanno la maggioranza assoluta che hanno oggi insieme nel Parlamento europeo, e per dominare l’Aula avranno bisogno di allearsi con i Liberaldemocratici dell’Alde (75), in cui siederanno probabilmente anche gli eurodeputati eletti dal movimento “En Marche” del presidente francese Emanuel Macron (20 seggi).

Si conferma l’avanzata dei sovranisti, con la Lega secondo partito dell’Emiciclo (27 seggi) e primo partito in Italia (con il 32,4%), e il Rassemblement national di Marine Lepen primo partito in Francia con 21 seggi. Il M5s è dato al 25,7% in Italia, con 22 seggi, e il suo attuale gruppo di appartenenza Efdd (ammesso che non cambi) aumenterebbe da 41 a 43 seggi grazie anche all’avanzata dell’Afd tedesco (12 seggi). I dati si basano su una selezione di sondaggi affidabili, condotti dagli istituti nazionali di sondaggio negli Stati membri, e aggregati dall’agenzia Kantar per conto del Parlamento europeo.

Nelle proiezioni, i vari partiti nazionali sono assegnati soltanto ai gruppi politici esistenti o laddove sono già affiliati tramite un partito politico europeo associato. Tutti i nuovi partiti e movimenti politici che non hanno ancora dichiarato ufficialmente le loro intenzioni sono classificati come “altri”. Le proiezioni riguardano l’Ue a 27, dopo la Brexit, e un Parlamento che avrà meno deputati (705) rispetto a quello uscente (751). Tuttavia, non è affatto escluso che il Regno Unito partecipi alle elezioni e che il numero degli eletti rimanga provvisoriamente fermo a 751, se Londra chiederà e otterrà dai Ventisette una proroga dei negoziati di ritiro dall’Ue oltre la scadenza attuale del 29 marzo. askanews

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