La navetta spaziale Soyuz Ms-01, primo esemplare di una nuova generazione della super collaudata astronave russa, ha raggiunto la Stazione spaziale internazionale. Dopo un viaggio di 2 giorni e 34 orbite, i 3 uomini dell’equipaggio: il cosmonauta russo Anatolij Ivanisin, l’astronauta giapponese della Jaxa, Takuya Onishi e la statunitense della Nasa, Kathleen Rubins hanno potuto riunirsi ai colleghi della expedition 48, Oleg Skripochka, Aleksej Ovcinin e Jeffrey Williams.
La Ms-01 ha seguito la procedura “lunga” di rendez-vous anziché quella “corta” della durata di sole 6 ore, affinché gli ingegneri della Roscosmos potessero collaudare al meglio i nuovi apparati che equipaggiano l’astronave; in particolare un più avanzato sistema di navigazione e di controllo dei movimenti e un nuovo impianto di alimentazione energetica. Sul fronte americano, nella sala controllo della Nasa a Houston, a seguire la procedura di “docking” tra la navetta e la Stazione spaziale internazionale, in orbita a 400 Km d’altezza intorno alla Terra a 2 mila Km all’ora, c’era anche l’astronauta italiano dell’Esa e ten. col. pilota dell’Aeronautica militare, Luca Parmitano, in qualità di “esperto” della navetta Soyuz, immortalato da questa foto postata su Twitter.
