Stop alla pubblicità sui siti pirata

13 giugno 2014

“Un brutto giorno per i parassiti, un buon giorno per chi opera in maniera legale”. È questa il mantra che ha caratterizzato l’intesa sul contrasto alla pirateria su internet. Un incontro promosso dalla Iab Italia, ente che riunisce gli operatori della pubblicità digitale, e dalle associazioni Fpm (Federazione contro la pirateria musicale) e Fapav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali).

Sul tavolo un accordo di autoregolamen-tazione che ha l’obiettivo risolvere il problema alla radice bloccando le inserzioni sui siti che forniscono illegalmente contenuti audiovisivi a partire dalle segnalazioni dei titolari dei diritti. Una strategia “follow the money”, segui il denaro, altro mantra della giornata. “La pubblicità sui siti di torrent e linking vale 226,7 milioni di dollari con un profitto medio dell’83%”, spiega Enzo Mazza della Fpm. “È un enorme ostacolo allo sviluppo dell’economia digitale”, commenta Carlo Noseda di Iab. Presenti alla tavola rotonda alla sala Crapanichetta di Roma rappresentanti della politica, dell’industria e del web. Come Enrico Bellini, policy analist di Google: “La chiave giusta è coinvolgere i titolari dei diritti perché gli inserzionisti spesso non hanno gli strumenti per distinguere i contenuti piratati da quelli legali”. (Il Tempo)

 

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