È atterrato alle 19 in punto a Ciampino il Boeing 767 dell’Aeronautica Militare con a bordo le salme dei nove italiani uccisi in un attacco terroristico a Dacca. Ad accogliere i feretri nello scalo romano, insieme con i familiari delle vittime, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Quando i carri hanno sfilato davanti alle famiglie, e si sono disposti uno a fianco all’altro, i religiosi hanno recitato una preghiera. Appena sono stati aperti gli sportelli, le salme sono state benedette una ad una. Poi si è avvicinato Mattarella: resta ad una certa distanza come ad abbracciare tutti con lo sguardo e china il capo. Pochi secondi, come dire che non e’ lui al centro di quanto sta accadendo, ma e’ solo l’uomo che saluta il ritorno in patria delle vittime. Poi si sono avvicinati i parenti, ed e’ stato il momento piu’ triste. Ognuno sa gia’ quale sia la bara che contiene il corpo del proprio congiunto: si sono avvicinati senza esitazione, si sono piegati sulle bare, le hanno baciate e abbracciate. Da lontano si sono sentoti i loro singulti.
Commozione e dolore di fronte alle bare di Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. A bordo del Boeing anche Gianni Boschetti, sopravvissuto alla strage e marito di una delle vittime, Claudia Maria D’Antona. Intanto la polizia bengalese ammette che potrebbe aver ucciso per sbaglio uno degli ostaggi nel ristorante di Dacca dove un commando di miliziani islamisti ha compiuto la strage. L’ammissione è arrivata oggi: “Crediamo di averlo accidentalmente ucciso” ha affermato un agente riferendosi a un dipendente del Holy Artisan Bakery che lavorava nella cucina del locale. “Stiamo ancora verificando” ha aggiunto.
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