Studio rivela: cancro “contagioso” dilaga tra i molluschi

Studio rivela: cancro “contagioso” dilaga tra i molluschi
23 giugno 2016

molluschi-crostacei-3Cellule cancerogene contagiose stanno attaccando animali diversi e anche specie diverse. Lo afferma una nuova ricerca che autorizza il mondo scientifico a chiedersi se la malattia possa mai diventare infettiva anche nell’uomo. Fino a poco tempo fa si pensava che fosse estremamente raro il cancro da contagio anche se l’anno scorso delle cellule cancerogene di una tenia hanno infettato un paziente di Aids, con un sistema immunitario pesantemente compromesso. E’ noto inoltre che dei tumori sessualmente trasmissibili colpiscono i cani e che la popolazione della Tasmania è stata devastata da un cancro contagioso alla faccia causato dal morso. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, afferma che il cancro contagioso è comune fra tre diversi tipi di molluschi. Al momento non ci sono prove che l’uomo ne sia a rischio dal momento che è provvisto di un sistema immunitario che attaccherebbe qualsiasi tessuto estraneo.

I ricercatori hanno scoperto che cozze, vongole e altri molluschi bivalvi, raccolti al largo delle coste di Canada e Spagna, sono stati infettati da tumori originati da un altro esemplare della loro specie. Un solo caso di cancro da contagio è stato osservato in una specie diversa. “Dai nostri risultati emerge che il contagio da cellule cancerogene è un fenomeno diffuso nell’ambiente marino”, si legge su Nature. “I casi di cancro contagioso sono più numerosi della malattia spontanea, almeno nelle specie studiate fino a questo momento”, afferma ancora l’autorevole rivista scientifica. Gli scienziati si preparano adesso a studiare i processi genetici che permettono al tumore di una specie di infettarne un’altra, cosa che potrebbe avere implicazioni interessanti anche per la trasmissione del cancro nell’uomo. Ma uno dei ricercatori, il professor Stephen Goff del Columbia University Medical Centre, ha assicurato che non ci sono ragioni per smettere di nuotare in mare o di mangiare frutti di mare. “E’ solo un problema se sei un mollusco. Non c’è nessuna prova che i tumori dei molluschi abbiano contagiato non molluschi”, ha aggiunto lo scienziato, citato dall’edizione online del quotidiano britannico Independent.

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