“Il Sud spende soldi per donne e alcol”, nel mirino Italia e Spagna. Scoppia la bufera su Dijsselbloem. “Si dimetta”

22 marzo 2017

Parole pesanti e discriminatorie contro i Paesi dell’Europa meridionale che creano nuove tensioni nel vecchio continente. Il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem (foto), in un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung si è lasciato andare a battute pesantissime contro Paesi del sud come Italia e Spagna: “Spendono tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedono aiuto” ha detto parlando della crisi dell’euro in cui i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti. “Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”. Queste le parole hanno scatenato l’ira degli eurodeputati mediterranei, che gli hanno chiesto pubblicamente di scusarsi. “Prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee” ha scritto su facebook Matteo Renzi. Ma l’olandese è ben lungi da scusarsi e ha ribadito che non voleva attaccare nessun paese in particolare ma che le regole europee sono una questione seria e vanno rispettate.

Per il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, “ciascuno e’ responsabile dei suoi commenti” ma “il presidente Jean-Claude Juncker ha sempre espresso il suo rispetto, la sua simpatia e perfino il suo amore per la parte Sud dell’Europa”.  Una bordata da Facebook arriva dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Dijsselbloem si dimetta subito e il Governo italiano pretenda scuse ufficiali”. “Secondo questo ‘statista’ del Partito socialista europeo, noi italiani – tuona la Meloni – saremmo un branco di debosciati assistiti dai responsabili popoli del Nord”. “A noi – prosegue – non serve alcun aiuto da questa gente: ci basterebbe spezzare le catene che i tecnocrati europei hanno messo alla nostra economia e alle nostre imprese per tornare a crescere. Parleremo anche di questo il 25 marzo al centro congressi ‘Angelicum’ di Roma all’iniziativa ‘Italia Sovrana in Europa’”. Uno scenario pane per i denti del leader legista Matteo Salvini: “Quelle parole sono la rappresentazione migliore di questa Europa di matti. Il problema non e’ che si dimetta lui, ma che questa Unione Europea, rappresentata da signori come questo, e’ la negazione del sogno europeo”. In sostanza, “non mi bastano le dimissioni di questo strano personaggio, ma e’ tutta l’impalcatura dell’Unione a dover essere abbattuta e ricostruita da capo”.

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