Tesauro neo presidente Consulta: velocità riforme non è bene

30 luglio 2014

“Ci sono riforme che hanno bisogno di sedimentazione ma nel rispetto della collegialità. Gli interventi che vengono decisi dal Parlamento sono sempre sovrani, gli estremismi ci sono sempre stati e fanno parte della vita parlamentare”. Appena eletto presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro, giurista 72enne, entra nel vivo del dibattito in corso sulle riforme. “In Parlamento ci sono stati momenti più accesi e più sereni,anche in passato. Non credo che bisogna drammatizzare – ha continuato – ritengo comunque che non si debba andare troppo veloci ma che si debba lasciare spazio alla riflessione non ostacolando comunque il cammino del nostro sistema”.Il giurista napoletano è stato eletto, con sette voti su 13,per guidare la Consulta dove è entrato come giudice nel novembre del 2005. In precedenza aveva guidato l’Autorità Antitrust. Tesauro ha un incarico che scadrà a novembre. Potrà presiedere una o forse due sedute. “Sono onorato dell’incarico che mi è stato affidato”, ha detto “Per me la presidenza della Corte Costituzionale è una funzione di mero coordinamento e la formula latina ‘primus inter pares’ non deve essere una formula vuota. Quel che più mi attrae, assieme al rispetto delle regole, è il rispetto della collegialità”. E sulla brevità del suo mandato, ha osservato: “chi ci sta poco, può fare pochi danni… Questo già mi consola molto”.

 

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