Tsipras all’Ue: “Dateci un altro mese”. Merkel: “Se fallisce l’euro fallisce l’Europa”

Tsipras all’Ue: “Dateci un altro mese”. Merkel: “Se fallisce l’euro fallisce l’Europa”
29 giugno 2015

Alexis Tsipras ha inviato una lettera alla prossima presidenza di turno della Ue nella quale chiede una proroga di un mese del memorandum di assistenza. “Vi chiedo di rivalutare la vostra posizione sulla questione”, è scritto nella lettera, inviata domenica. Tsipras difende anche la decisione di indire un referendum come diritto democratico del popolo greco. Non arriva una risposta diretta alla sua richiesta, dal presidente della Commissione Ue Juncker, nella conferenza stampa a Palazzo Berlaymont, ma un ammonimento: “Il gioco del governo Tsipras di essere da solo contro gli altri 18 paesi della moneta unica non conviene a nessuno, e soprattutto non conviene alla grande nazione greca”, ha detto, affermando di sentirsi tradito e di aver «fatto di tutto per arrivare a un accordo». «Io e il presidente dell’Eurogruppo non meritiamo le critiche che ci piovono addosso”. Juncker ha inoltre aggiunto che “l’uscita della Grecia dall’euro non è un’opzione”. Ma ha ricordato di aver “esplorato tutte le possibilità, nell’interesse della popolazione greca”, mentre nelle ultime ore sembrano aver preso il sopravvento “tatticismi ed egoismi”.

BLOCCO DEI PRELIEVI Intanto, la settimana si è aperta con l’incubo Grexit sui mercati: forti cali sui listini internazionali, flessione nelle quotazioni dell’euro e spread in rialzo. Mentre le banche greche e la Borsa di Atene oggi rimarranno chiusi per tamponare la fuga di capitali e l’inevitabile attacco degli speculatori. Il governo ha anche disposto controlli ai movimenti di capitali per arginare l’emorragia di liquidità del Paese. Nella notte è stato emanato un decreto che limita i prelievi ai bancomat a 60 euro, con l’eccezione delle carte di debito emesse all’estero e del ritiro delle pensioni. Gli sportelli Atm riapriranno il 7 luglio, dopo che verranno resi noti i risultati del referendum.

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LA POSIZIONE DELLA GERMANIA Angela Merkel intanto lascia la porta aperta a Tsipras, pur non pronunciandosi sulla richiesta di estensione di un mese del programma di assistenza. In un vertice con i leader della Cdu, il suo partito, la cancelliera ha detto di essere disposta a incontrare Tsipras se il premier greco lo vorrà e di gestire la crisi “giorno per giorno”, vista la grandissima incertezza che regna. “Le decisione di un referendum è una decisione che spetta solo a un governo, e noi ovviamente ne rispetteremo l’esito”, ha precisato il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, a Berlino.

LA FRANCIA Hollande si è detto “dispiaciuto” della decisione del Governo Tsipras di interrompere i negoziati e ha definito il referendum popolare convocato in Grecia domenica prossima come “una scelta sovrana dei greci” che vengono chiamati a esprimersi “sulla permanenza nell’euro o su una probabile uscita”. La Francia resta “disponibile, sempre” al dialogo.

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