ULTIM’ORA – Scoperta la PIANTA che produce ORO PURO: incredibile è comune, la trovi ovunque, la puoi coltivare pur in casa i Diventi ricco se hai il pollice verde… e dorato

Pianta oro puro - (pexels) - IlFogliettone.it

Pianta oro puro - (pexels) - IlFogliettone.it

Un fungo trasforma i minerali in oro: la scoperta che rivoluziona l’estrazione, un processo biologico incredibile

L’umanità ha sempre inseguito il sogno alchemico di trasformare elementi comuni in metalli preziosi, in particolare l’oro. Oggi quel sogno sembra meno irrealizzabile grazie a una scoperta sorprendente firmata da un team di ricercatori australiani della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO). Lo studio, pubblicato su Nature Communications, rivela come un fungo molto diffuso in natura, il Fusarium oxysporum, sia capace di trasformare composti minerali in oro puro attraverso un processo del tutto biologico.

Conosciuto finora per i suoi effetti devastanti sulle coltivazioni agricole, come quelle di pomodori e banane, il Fusarium oxysporum viene oggi visto sotto una luce completamente diversa. Il fungo, presente in molti terreni e coltivabile anche in casa, è stato osservato mentre trasformava polveri minerali, tra cui campioni prelevati da meteoriti, in minuscole particelle d’oro. Un’abilità che lo rende un candidato ideale per applicazioni nell’ambito dell’estrazione pulita e sostenibile.

A differenza delle tecniche estrattive tradizionali, che fanno uso di sostanze tossiche, calore elevato e macchinari ingombranti, il meccanismo messo in moto dal fungo è naturale e privo di impatto ambientale. Il segreto risiede nella produzione di enzimi specifici capaci di modificare la composizione del materiale minerale e isolare l’oro presente, facendolo ricristallizzare in forma solida. Una vera rivoluzione verde per un settore da sempre in conflitto con la sostenibilità.

Il comportamento del Fusarium oxysporum fa parte di un fenomeno più ampio, il ciclo biogeochimico dell’oro, in cui alcuni organismi viventi partecipano attivamente alla formazione e alla migrazione del metallo all’interno della crosta terrestre. I ricercatori hanno inoltre rilevato una maggiore presenza di funghi dell’ordine Hypocreales, a cui il Fusarium appartiene, in aree particolarmente ricche d’oro. Questo conferma il ruolo fondamentale di questi microrganismi nella geochimica naturale.

Coltivare oro in casa non è più fantascienza

L’idea di poter “coltivare” l’oro potrebbe sembrare una provocazione, ma in realtà è un’ipotesi concreta. Il fungo può essere cresciuto in condizioni controllate anche in ambienti domestici, a patto di disporre di un substrato sterile e di composti minerali adeguati. Questa possibilità apre le porte a un modello di estrazione diffuso, su piccola scala e a basso impatto, alla portata di molti laboratori amatoriali o scolastici.

Questa scoperta rientra in un campo di ricerca emergente noto come mining metabolico, che studia le potenzialità dei microrganismi nell’estrazione di metalli preziosi. Si tratta di un paradigma completamente nuovo che esclude le pratiche inquinanti delle miniere tradizionali e punta su metodi biologici, silenziosi e scalabili. Il Fusarium oxysporum rappresenta oggi uno degli esempi più promettenti di questo approccio.

Lingotti d'oro - (pexels) - IlFogliettone.it
Lingotti d’oro – (pexels) – IlFogliettone.it

Applicazioni spaziali e nuovi orizzonti

Uno degli aspetti più affascinanti dello studio è la possibilità di applicare questo metodo all’esplorazione spaziale. Il fungo è stato in grado di elaborare la polvere di un meteorite, suggerendo il suo potenziale nell’estrazione mineraria extraterrestre. Considerando il valore stimato degli asteroidi ricchi di metalli, si potrebbe ipotizzare un futuro in cui i microrganismi accompagneranno le missioni spaziali per raccogliere risorse preziose in modo autonomo.

La prossima sfida sarà potenziare le capacità del fungo attraverso l’ingegneria genetica, per aumentarne la resa e adattarlo a diversi ambienti. L’idea di trasformare un patogeno agricolo in una “fabbrica vivente” d’oro non è più una suggestione visionaria, ma una possibilità concreta che potrebbe rivoluzionare l’economia mineraria terrestre e oltre. La natura, ancora una volta, si dimostra l’alleata più ingegnosa della tecnologia.