Ultim’ora Sicilia, “300mila euro a chi lavora in questo settore”: se vivete in questa regione siete fortunatissimi

Manager settore turistico - (pexels) - IlFogliettone.it

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Turismo in Sicilia: 135 milioni a fondo perduto per rilanciare l’accoglienza: chi può beneficiare degli incentivi.

Il settore turistico in Sicilia si prepara a un’importante svolta grazie al Programma FSC 2021-2027. Con una dotazione di ben 135 milioni di euro, la Regione mira a potenziare l’intero comparto ricettivo, incentivando interventi strutturali e qualitativi attraverso contributi a fondo perduto. L’obiettivo è ambizioso: trasformare l’offerta turistica dell’isola, renderla più moderna, sostenibile e digitalizzata, per intercettare una domanda sempre più esigente e internazionale.

Il bando si rivolge a una platea ampia di potenziali beneficiari. Possono accedere ai contributi le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), le Grandi Imprese (GI) e le loro aggregazioni giuridiche, come consorzi e reti d’impresa. Le attività ammissibili sono individuate tramite codici ATECO del settore alloggi, che comprendono alberghi, villaggi turistici, bed and breakfast, ostelli, campeggi e residence. Nessuna esclusione è prevista all’interno di queste categorie.

Le agevolazioni variano in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di regime applicato. In regime “de minimis”, è previsto un contributo fino all’80% delle spese ammissibili, con un massimo di 300.000 euro. Nel caso di aiuto in esenzione, si può arrivare al 60% per le micro e piccole imprese, al 50% per le medie e al 40% per le grandi. L’investimento minimo parte da 50.000 euro, fino a un massimo di 3,5 milioni.

Gli interventi finanziabili spaziano dall’ammodernamento e ampliamento delle strutture ricettive esistenti alla realizzazione di nuove attività turistiche, anche tramite il cambio di destinazione d’uso di immobili preesistenti. Viene incentivato anche il recupero di edifici avviati ma mai completati, contribuendo così alla riqualificazione del patrimonio edilizio e al contenimento del consumo di suolo.

Un’ampia gamma di spese coperte

Tra le spese ammissibili figurano l’acquisto di immobili, la ristrutturazione, l’acquisto di arredi e macchinari nuovi, software gestionali, consulenze per certificazioni ambientali e progettazione. L’obiettivo è garantire non solo il rilancio infrastrutturale delle strutture, ma anche un salto qualitativo nei servizi offerti, puntando su efficienza energetica, comfort e digitalizzazione dei processi di accoglienza.

Le domande saranno valutate attraverso una procedura a graduatoria, distinta per i due regimi di aiuto. I criteri premiano l’occupazione generata, la sostenibilità economico-finanziaria e ambientale del progetto, la riqualificazione urbana, la valorizzazione di immobili storici e la localizzazione in aree marginali o rurali. A parità di punteggio, verranno premiati i progetti che creano occupazione femminile o giovanile, o che richiedono finanziamenti più contenuti.

Cameriere - (pexels) - IlFogliettone.it
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Sostenibilità e digitalizzazione come leve strategiche

Il piano si inserisce in una più ampia strategia di rilancio del turismo siciliano, che punta ad attrarre visitatori attraverso un’offerta ricettiva più green, tecnologica e integrata nel territorio. In un momento di forte competizione tra le destinazioni mediterranee, la Sicilia sceglie di investire su qualità, innovazione e inclusione, superando i limiti strutturali che da tempo frenano il pieno sviluppo del comparto.

Con questo pacchetto di incentivi, la Regione Sicilia dimostra una volontà concreta di rilanciare il turismo come asse portante della propria economia. L’auspicio è che queste risorse vengano intercettate da imprenditori capaci e visioni coraggiose, capaci di trasformare il volto dell’ospitalità isolana. Il turismo siciliano, se ben sostenuto, ha tutte le carte in regola per affermarsi come eccellenza a livello europeo.