Guerra in Ucraina, l’ultimatum di Trump: “Stai giocando col fuoco”. Il Cremlino: “Non provocarci”

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Il capo della Casa Bianca, Donald Trump e il presidente russo, Vladimir Putin

Il presidente Donald Trump ha lanciato un duro avvertimento a Vladimir Putin, accusandolo di “giocare col fuoco” dopo l’intensificarsi degli attacchi missilistici e con droni russi contro l’Ucraina. Il messaggio, pubblicato su Truth Social, arriva mentre l’amministrazione statunitense valuta nuove sanzioni contro Mosca. Secondo fonti della CNN, misure mirate sarebbero già pronte e potrebbero essere annunciate nei prossimi giorni.

Trump ha ribadito la sua convinzione di essere l’unico in grado di gestire il Cremlino: “Senza di me, alla Russia sarebbero già successe cose davvero brutte”, ha scritto, rilanciando l’idea di un cessate il fuoco mediato dal Vaticano. Ma la risposta russa non si è fatta attendere. Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha replicato su X con un chiaro monito: “Conosco solo una cosa DAVVERO BRUTTA: la Terza Guerra Mondiale. Spero che Trump lo capisca!”.

Trump verso nuove sanzioni?

Secondo il Wall Street Journal, Trump, “sempre più frustrato” dagli attacchi russi e dalla stagnazione dei negoziati, starebbe valutando l’imposizione di sanzioni già questa settimana. Le misure, però, non includerebbero restrizioni al settore bancario, ma punterebbero a spingere Putin verso concessioni, incluso un cessate il fuoco temporaneo – proposta finora respinta da Mosca.

Tuttavia, fonti vicine alla Casa Bianca lasciano intendere che il presidente potrebbe ancora fare marcia indietro, nonostante le pressioni di alleati come il senatore repubblicano Lindsey Graham, pronto a varare un pacchetto bipartisan di sanzioni durissime. “Trump vuole un accordo di pace e tiene tutte le opzioni sul tavolo”, ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt.

Un rapporto ormai logoro?

Nei giorni scorsi, Trump ha espresso rabbia per i bombardamenti russi su Kiev: “Siamo nel mezzo di negoziati e lui manda missili contro città innocenti. Non mi piace per niente”. Un tono insolito per l’ex presidente, che in passato aveva sempre vantato un buon rapporto con Putin.

Secondo alcuni analisti, come l’ex ambasciatore USA in Ucraina William Taylor, “Trump sembra finalmente aver capito chi è Putin”. Ma la domanda è: basterà questa presa di coscienza per un cambio di strategia? Intanto, cresce lo scetticismo sulla possibilità di un accordo, mentre Trump – che aveva promesso di chiudere la guerra “in pochi giorni” – sembra sempre più vicino all’idea di abbandonare i negoziati.

Zelensky nel mirino

A complicare il quadro, c’è l’antipatia di Trump per Volodymyr Zelensky. Il tycoon teme che nuove sanzioni alla Russia possano spingere il leader ucraino a prolungare il conflitto. Dopo l’attacco verbale a Putin, Trump ha criticato anche Zelensky: “Non fa nessun favore al suo Paese parlando così”.

In passato, Trump aveva anche sostenuto che le sanzioni non indeboliscono la macchina bellica russa, ma danneggiano i tentativi di riavvicinamento economico tra Washington e Mosca. Ora, però, la retorica sembra cambiata.

Verso un punto di non ritorno?

Mentre la tensione tra le due potenze nucleari sale, il mondo osserva con apprensione. Le parole di Medvedev sulla Terza Guerra Mondiale suonano come un avvertimento drammatico, mentre Trump cerca di bilanciare pressioni interne, rapporti con Putin e la necessità di mostrarsi fermo.

Una cosa è certa: se davvero arriveranno nuove sanzioni, la crisi tra USA e Russia entrerà in una fase ancora più pericolosa. E con le elezioni americane all’orizzonte, ogni mossa di Trump potrebbe avere conseguenze imprevedibili.