Umbria, Lega fiuta vento. Salvini: abbiamo prossima governatrice

Umbria, Lega fiuta vento. Salvini: abbiamo prossima governatrice
Matteo Salvini
18 aprile 2019

La prossima governatrice dell’Umbria, dopo le dimissioni di Catiuscia Marini (Pd) coinvolta in un’inchiesta sulla sanità, Matteo Salvini l’ha già trovata e ne proclama il nome ad alta voce dal palco di piazza Italia, a Perugia. “Su questo palco abbiamo la futura presidente della Regione, Donatella vieni qua…”: lei è Donatella Tesei, sindaco di Montefalco, senatrice del Carroccio e presidente della commissione Difesa. E’ Giorgia Meloni a frenare l’entusiasmo ricordando che la coalizione di centrodestra conta altre due forze, Fi e Fdi: “Il presidente lo decideremo insieme, bene che Salvini abbia fatto la sua proposta…”. Ma certo qui, nell’Umbria un tempo solo “rossa”, la Lega ha iniziato a sognare. Del resto, racconta soddisfatto il capogruppo del Carroccio in Regione Valerio Mancini, “qui i nostri candidati alle Politiche dell’anno scorso hanno vinto in tutti i colleghi uninominali, l’Umbria è prontissima ad essere governata dalla Lega” ma “non vogliamo essere il potere che ne sostituisce un altro”.

Lo stesso Salvini parlando al comizio proprio nella piazza su cui si affaccia Palazzo Cesaroni, sede dell’assemblea regionale, premette di non voler entrare nel merito dell’inchiesta giudiziaria sui presunti concorsi pilotati nella sanità, ma certo “la sinistra questa regione l’ha massacrata”. A Catiuscia Marini, che oggi non si è vista a Perugia preferendo rimanere nella sua Todi ma confermando che le dimissioni sono irrevocabili, Salvini ha rivolto “un saluto: ha finito di fare danni in Umbria – ha detto il leader della Lega – spero che si voti il prima possibile e il Pd non la tiri in lungo per paura di perdere qualche poltrona”. Oggi la capigruppo della Regione stabilirà il calendario dei lavori del Consiglio regionale chiamato ad esprimersi sulle dimissioni della Marini incalzata anche da tre mozioni di sfiducia delle opposizioni, al momento congelate. Secondo alcune indiscrezioni il 30 aprile ci dovrebbe essere il Consiglio regionale dirimente. Al voto si andrà con ogni probabilità a novembre, anche se le opposizioni hanno già annunciato che si muoveranno perché si vada alle urne il prima possibile. 

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Proprio a Perugia, dove la Lega per la prima volta presenta una lista con il proprio simbolo per appoggiare il candidato sindaco del centrodestra, Andrea Romizi, Salvini subisce una contestazione da parte di un piccolo gruppo di persone, per lo più ragazzi, che espongono anche lo striscione: “Salvini il tribunale internazionale dell’Aja ti aspetta”. Tra slogan (“Vai a casa”, “L’Umbria è antifascista”), fischi e gesti (come il dito medio alzato) la contestazione accompagna tutto il comizio e anche la mezz’ora successiva che il leader del Carroccio dedica a fare i selfie con i militanti. Li attende sul palco, in fila, uno per uno: sorriso, clic e via. “Siete i primi violenti a non rispettare le idee del prossimo. E poi vi dite antifacisti, se ci fossero i partigiani ancora in vita vi schiferebbero ragazzi…” dice il ministro rivolgendosi ai contestatori. E ancora: “Figli di papà con il portafoglio pieno”, “mi avete rotto le palle”, “adoro le minoranze, difendo i comunisti come il panda”. Loro non mollano e per tutto il pomeriggio protestano e manifestano. “Siamo società civile”, rispondono se viene loro chiesto chi siano.

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