In un’Aula semivuota Crocetta presenta il ‘Patto per la Sicilia’: operazione da 8,5 miliardi per lo sviluppo

In un’Aula semivuota Crocetta presenta il ‘Patto per la Sicilia’: operazione da 8,5 miliardi per lo sviluppo
27 settembre 2016

“Il Patto per la Sicilia e’ esattamente di 8 miliardi e mezzo. Cinque miliardi e mezzo erano quelli previsti originariamente, un miliardo vanno a costituire il patto per le citta’ metropolitane e va in programmazione nel 2016-2017, due miliardi e 320 milioni sono le risorse aggiuntive. Si tratta di un’operazione in cinque anni di quasi 8 miliardi e mezzo”. E’ quanto illustra al parlamento siciliano il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Un “Patto” contestato dalle opposizioni (FI e Grande Sud) che hanno presentato una relativa mozione, prima firmataria Bernardette Grasso. “Dopodomani – ha proseguito l governatore – concluderemo il Patto per Messina, bisognava definire prima il programma e gli interventi, Ci sono stati dei ritardi solo perche’ non erano ancora pronti”.  Crocetta ha parlato in un’Aula rivolgendosi ai pochi parlamentari presenti, in gran parte dell’opposizione. Era stato accusato dalle opposizioni di avere destinato i finanziamenti del Patto con lo Stato in questione solo ai comuni del suo bacino elettorale e di aver rinunciato a fondi che spettavano all’Isola. Il governatore ha chiarito: “Non abbiamo fatto clientela ne’ favoritismi, tutti i progetti cantierabili, proprio tutti, sono stati finanziati, se qualche comune non ha ottenuto fondi e’ solo perche’ non ha presentato i progetti”. Tuttavia, Crocetta ha precisato che nel Patto è previsto che “i comuni in dissesto o in difficolta’ che presenteranno solo successivamente i loro progetti, potranno essere finanziati con fondi di altra natura”. Alle critiche delle opposizioni Crocetta ha risposto: “Chiederemo conto al governo nazionale in caso non rispettasse i patti. Sono pronto a mettermi in gioco, non sono lo yes man di nessuno”. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha rinviato a domani il seguito del dibattito che si e’ aperto dopo le dichiarazioni di Crocetta in Aula.

Intanto, nasce un tavolo di confronto permanente per monitorare spese, opere, progetti e durata degli interventi previsti nel Patto per Palermo. A dare il via libera, alla richiesta di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, e’ stato lo stesso sindaco Leoluca Orlando, insieme all’assessore Emilio Arcuri, oggi all’incontro organizzato da sindacati e lavoratori. Durante il confronto sono stati chiariti tempi e risorse disponibili per le opere cittadine, necessarie per risollevare il settore ma soprattutto i lavoratori, da troppo tempo in mezzo alla strada. L’amministrazione comunale ha indicato, con un cronoprogramma alla mano, somme e interventi a partire da quest’anno e sino al 2023 (54 milioni nel 2017; 80 milioni nel 2018; 145 milioni nel 2019; 130 milioni nel 2020; 102 milioni nel 2021; 90 milioni nel 2022; 55 milioni nel 2023), contestando le azioni del governo regionale che ha impedito l’avvio di opere fondamentali, come quelle del collettore fognario.

Leggi anche:
Giovani Alfieri della Repubblica, 29 storie di solidarietà e altruismo
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti