V-day Russia, l’artista che guarisce i bimbi ricorda il padre

10 maggio 2019

Sono molto intensi i ricordi che legano i russi alla Seconda guerra mondiale, e il VDay trascorso ieri a Mosca e in tutto il Paese lo ha dimostrato. Una partecipazione intensa, non solo dei veterani e della politica, ma anche della gente comune. E nonostante le polemiche e le disquisizioni sui numeri reali della partecipazione, è indubbio che la memoria del sacrificio comune sia una delle leve più potenti sul popolo russo. “Papà era una persona molto bella, ma era tornato dalla guerra molto malato” ricorda dalle magnifiche sale del Gum Bella Levikova, una degli artisti di punta del progetto Gum-Red-Line, il primo progetto importante e centrale per l’arte contemporanea in Russia. “Mio padre era un invalido di guerra, ma era anche un artista. Con me non parlava molto. Io disegnavo per conto mio. Ricordo che con un`amica disegnavamo le bambole, con vestiti da ballo. E con esse giocavamo”.

In tutta la Russia sono pochi ormai coloro che ricordano direttamente quella che qui viene indicata come Grande Guerra Patriottica. Ma la memoria di quegli anni anni è particolarmente intensa, non solo per Levikova, nata nel 1939, cresciuta in una famiglia di un artista, nonché moglie di un’artista. “Per me la cosa più bella del mondo sono i bambini” continua Levikova che oltre ad essere una pittrice, è nota per il lavoro propedeutico fatto sui bambini con difficoltà, ottenendo risultati molto incoraggianti proprio grazie all’espressione artistica. Levikova è inoltre una figura di rottura, avendo preso parte alla mostra storica di arte sovietica non ufficiale nel 1974, che divenne nota come “Esposizione Bulldozer”, nel parco Bitsevsky, un’area enorme di foresta dove, durante la Grande Guerra Patriottica, passava la linea di difesa della città.

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In tutta la Russia ieri, oltre 10 milioni di persone hanno preso parte all’azione “Reggimento Immortale”, secondo il rappresentante ufficiale del Ministero degli Interni russo Irina Volk. Tra i partecipanti, come negli anni scorsi, c’era anche il presidente russo Vladimir Putin a Mosca. Il ministero dell’Interno ha anche riferito che 700 mila persone partecipavano alla marcia del Reggimento immortale a Mosca. I riflettori nel Paese erano tutti puntati sull’evento che ormai segue tradizionalmente la Parata del 9 maggio sulla Piazza rossa. La tradizionale sfilata dei figli e nipoti dei soldati sovietici, che lottarono per la liberazione dal nazifascismo nella Grande Guerra Patriottica (II Guerra Mondiale) è diventato un appuntamento importante non solo a Mosca, dove in genere prende parte anche Vladimir Putin; in questi giorni sfilate commemorative si sono tenute anche in Italia e in Europa. La prima marcia del Reggimento Immortale era stata organizzata per la prima volta a Tomsk nel 2012. Una manifestazione parteciapata dal popolo russo, per tenere viva la memoria dei nonni e famigliari che persero la vita nella lotta contro il nazifascismo. askanews

 

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