Venerdì gli Stati generali, malumori nel Pd. E Renzi si tira fuori

Venerdì gli Stati generali, malumori nel Pd. E Renzi si tira fuori
Matteo Renzi
9 giugno 2020

Un lungo vertice a Palazzo Chigi il vertice convocato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i capi delegazione dei partiti al governo. Sul tavolo, tra l’altro, la definizione degli Stati generali dell’Economia, voluti da Conte che cerca di accelerare, considerando l’evento la prima tappa del piano di rinascita dell’Italia post-covid. L’iniziativa a villa Pamphilj dovrebbe svolgersi per venerdì pomeriggio, sul tavolo della riunione il premier proporrà il documento per il rilancio dell’italia 2020-2022 della task force guidata da Vittorio Colao.

A Palazzo Chigi si precisa un dato: Il testo Colao “è una delle basi che integreranno il piano del governo e i sette punti per la ripartenza esplicitati nei giorni scorsi da Conte”. Non è ancora noto quali saranno gli invitati – tra i partiti, anche d’opposizione, oltre che nella società civile – e chi accetterà l’invito. È certa la presenza di associazioni di categoria e sindacati.

E proprio l’annuncio dell’iniziativa, da parte del premier, nei giorni scorsi aveva suscitato l’irritazione del Pd, per la mancata condivisione sul progetto. E in queste ore, da parte del segretario Dem Nicola Zingaretti, è arrivata una apertura sugli Stati generali, anche se con alcuni ‘dubbi’. “Attenzione – ha detto – ai tempi certi, ora l’Europa chiede a noi rigore, un piano di ricostruzione serio ed adeguato, non possiamo sbagliare”. “Basta tergiversare. Basta con l’impasse sulle crisi aziendali e sul Mes”, il ‘refrain’ nel Partito democratico.

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Fonti parlamentari del Pd sottolineano che comunque le decisioni sul ‘Recovery plan’ verranno prese più avanti, quando il quadro economico e la consistenza degli aiuti dell’Unione europea daranno la possibilità di capire come il governo potrà muoversi. In ogni caso il Pd non arretra sulla richiesta della collegialità e sulla necessità che le decisioni vengano prese all’interno dell’esecutivo e in Parlamento. Renzi da questa ‘disputa’ tra Pd e palazzo Chigi resta fuori, mentre Salvini chiede a dem e M5s di staccare la spina e di portare il Paese alle elezioni.

 

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